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“L’ultimo aereo da Kabul – Cronaca di una missione impossibile”, Stefano Pontecorvo racconta la sua cronaca di ritiro dall’Afghanistan

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di Redazione Cultura

La geopolitica internazionale e le operazioni di supporto ai paesi del Medio Oriente saranno l’argomento del focus che si terrà mercoledì 24 Agosto alle 21.30 in Rotonda Vassallo. L’occasione è quella della presentazione del libro “L’ultimo aereo da Kabul – Cronaca di una missione impossibile” scritto da Stefano Pontecorvo, già Ambasciatore italiano in Pakistan e Alto Rappresentante Civile della NATO in Afghanistan. Nel volume l’autore ha voluto sottolineare le ragioni per capire il fallimento americano e della missione NATO in Afghanistan; per capire le complessità politiche etniche e sociali di uno Stato grande due volte l’Italia e per capire il futuro delle relazioni internazionali.

Alle 18.21 di venerdì 27 agosto 2021 terminò formalmente l’avventura afghana della NATO. In quel momento il C130 italiano sul quale ero imbarcato, ultimo rappresentante dell’Alleanza Atlantica a lasciare il paese, passò il confine tra l’Afghanistan e il Pakistan. Per la prima volta in vent’anni l’Afghanistan era senza presenza NATO. Lasciammo il paese e lo lasciammo male, in mano a quegli stessi talebani che avevamo cacciato dal potere in poche settimane venti anni prima. E lasciammo un paese che aveva creduto in noi e una popolazione condannata ancora una volta, non certo per scelta, a un futuro ben diverso da quello che le avevamo fatto intravedere”.

Stefano Pontecorvo racconta nel suo libro l’ultimo anno e mezzo della repubblica islamica dell’Afghanistan, le cause profonde che hanno portato alla resa militare e al crollo delle istituzioni. Attraverso una breve storia del paese, l’autore mette in luce le caratteristiche immutabili che avrebbero dovuto far prendere decisioni diverse da quelle che sono state prese a partire dalla Conferenza di Bonn, che aveva creato il moderno Afghanistan fino all’Accordo di Doha, che si è rivelata purtroppo la campana a morto per la repubblica. Un testo essenziale per capire un mondo complesso lontano da noi. Per capire gli errori dell’Occidente.

Per capire meglio il nuovo ordine mondiale che si sta prefigurando anche con la guerra in Ucraina. Sul palco dell’arena all’aperto in Rotonda Vassallo, ad accompagnare l’autore anche Rosario Castellano, Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano, vice comandante della missione “Resolute Support” della NATO in Afghanistan. A moderare la serata Andrea Bonanni, giornalista di repubblica corrispondente da Bruxelles. L’ingresso è libero senza prenotazione.

 

Nato a Bangkok (Thailandia), 17 febbraio 1957, Stefano Pontecorvo è entrato nella carriera diplomatica nel 1985. Dal 2013 al 2015 ha lavorato in qualità di consigliere diplomatico del ministro della Difesa italiano, operando su questioni politico-militari della Nato, incluso l’Afghanistan. Tra i suoi precedenti incarichi figura quello di vice capo missione presso le ambasciate d’Italia a Londra e Mosca. Durante l’ultima crisi in Afghanistan, ha coordinato l’evacuazione di 124.000 persone prima di lasciar lui stesso il Paese. In precedenza è stato Ambasciatore Italiano in Pakistan, ha seguito dossier delicati fra cui i Balcani e l’Africa ed è nelle nostre Rappresentanze Permanenti presso la UE e la NATO.
Il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano è nato a Castellammare di Stabia nel 1959. Già comandante del  5° Battaglione paracadutisti “El Alamein”, rientrato nella “Folgore”, è stato Comandante del 186° Reggimento Paracadutisti e Comandante della Task Force “Aquila” in Kosovo. Comandante della Regione Ovest in Afghanistan; ha ricoperto l’incarico di Capo Reparto Operazioni del COI ed è stato Vice Comandante nella Missione Resolute Support della NATO e Italian Senior National Representative in Afghanistan sino al 2017. Dal 2020 riveste l’incarico di Comandante del Comando Militare della Capitale. E’ Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è insignito della Medaglia Mauriziana ed è decorato con 2 Croci di Argento al Merito dell’Esercito, Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito, Medaglia Ghazi Mir Bacha Khan concessa dal Presidente della Repubblica Islamica dell’Afghanistan, Medaglia “Meritorius Service NATO”, Medaglia d’Oro al Merito per lunga attività di paracadutismo, Croce d’Oro per anzianità di servizio, Medaglia d’Argento per Lungo Comando, Attestato di Pubblica Benemerenza della Protezione Civile Nazionale, 6 Medaglie NATO, Medaglia Commemorativa francese per la ex Jugolavia e 6 Croci Commemorative nazionali per le Operazioni in: Libano, Iraq, Kosovo, Bosnia Herzegovina ed Afghanistan.

 

(18 agosto 2022)

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