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“GAZA ORA messages from a dear friend”, scritti dal regista palestinese Hossam al-Madhoun per dare voce a un messaggio di pace

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di Redazione 

Martedì 4 giugno alle ore 21, nella Sala del Maggior Consiglio al Palazzo Ducale di Genova, si terrà “GAZA ORA messages from a dear friend”, che porterà in scena le letture delle testimonianze di Hossam al-Madhoun, regista e produttore teatrale della compagnia Theatre for Everybody a Gaza. Il progetto è un adattamento di “Messages from GAZA NOW” di Az Theatre a Londra, concepito e curato da Jonathan Chadwick, Ruth Lass e Iante Roach. Per l’Italia, la produzione è di Iante Roach, attrice, produttrice e co-regista di Az Theatre (Londra), e di Tanita Spang, attrice e mediatrice culturale per lo spettacolo dal vivo.

L’evento, costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi sei mesi, porta lo spettatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.

Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo.

I testi, tradotti in italiano, vengono letti da un parterre prestigioso ed eterogeneo di interpreti, per dare voce a un chiaro messaggio di pace e di solidarietà con il popolo Palestinese. In questo alternarsi di voci, spettatori e lettori sono chiamati all’ascolto e alla riflessione.

Da segnalare la partecipazione al progetto di Elio Germano, Laura Morante, Lino Musella, Dalal Suleiman (attrice italo-palestinese), Greta Scarano, Tommaso Montanari, Padre Bernardo Gianni (Abate di San Miniato al Monte), Anas Arqawi (attore palestinese del Freedom Theatre di Jenin), Antonio De Matteo, Ruth Lass (attrice ebrea Az Theatre, Londra), Leonardo Maltese, Giusi Merli, Manuela Mandracchia, Donatella Allegro, Imma Villa.


Il CAST di GENOVA
Eugenia Amisano [cantante]; Elena Arvigo; Elena Dragonetti; Iris Fusetti; Paolo Li Volsi; Mirna Kassis; Nicola Pannelli; Pier Luigi Pasino; Fiorenza Pieri; Carolina Rapillo; Alessandra Ravizza [cantante]; Iante Roach; Tanita Spang; Aleph Viola; Lara William.

In seguito alla prima nazionale all’Università per Stranieri di Siena, le date di Bologna (Teatri di Vita), Firenze (Teatro Cantiere Florida – sold out), Napoli (Palazzo dello Spagnolo, Asilo Filangieri, Ex OPG Je so pazzo – tutte sold out), Roma (Casa Internazionale delle Donne e Radio Onda Rossa) e Sondrio (Teatro Piazzi) hanno registrato una grande partecipazione di pubblico. Tutte le professionalità coinvolte nel progetto lavorano a titolo volontario.

A Genova, martedì 4 giugno, verranno raccolti fondi destinati al finanziamento di un convoglio di aiuti umanitari per Gaza organizzato da Music for Peace, in partenza la prossima estate. Music for Peace è un’organizzazione umanitaria attiva in oltre 30 interventi di emergenza in varie parti del Mondo. Tra le attività anche incontri formativi con famiglie e studenti, distribuzione di generi di prima necessità sul territorio locale, 70 partenariati nazionali e internazionali e molto altro. Info: www.musicforpeace.it


Il Contesto

Nata da una lunga collaborazione tra la compagnia teatrale Az Theatre e la compagnia teatrale della Striscia di Gaza Theatre for Everybody, la lettura di “Messages from GAZA NOW” ha portato il tutto esaurito in numerosi spazi londinesi, con la partecipazione di celebri attori britannici, come la stella del teatro e del cinema Harriet Walter (tra gli ultimi lavori noti al grande pubblico ricordiamo Star Wars) e il noto attore Khalid Abdalla (tra i film in cui ha recitato, ricordiamo Il cacciatore di aquiloni e Green Zone), e un gruppo misto di attori e artisti palestinesi, ebrei, arabi, e internazionali.

Oggi, grazie all’impegno di solerti traduttori e al contributo di molti colleghi del mondo della cultura, i testi sono stati tradotti in italiano per essere rappresentati in Italia.

“Negli ultimi anni ho lavorato con registe afgane in fuga da Kabul per via del ritorno dei Taliban e con attrici, giornaliste e attiviste politiche iraniane che capitanavano la rivoluzione donna-vita-libertà. Il femminismo e i diritti delle donne erano la mia unica raison d’être. Eppure, niente mi ha mai toccata tanto quanto ciò che sta accadendo in Palestina. Per me, lavorare sui testi di Hossam è stato un momento spartiacque. C’è un prima e un dopo, accompagnato da tutte le vicissitudini in Palestina, nel mondo, e nei nostri paesi. Divenire portavoce delle parole di Hossam e diffonderle a un pubblico grande e variegato è diventata la mia missione. Quando leggiamo i testi di Hossam, anche da lettori passiamo la maggior parte del nostro tempo ad ascoltare. Mi sono resa conto che era dall’infanzia che non passavo un lasso di tempo così lungo e concentrato ad ascoltare le parole di qualcuno senza distrazioni. Prima mi interessava parlare e farmi sentire, ora voglio ascoltare e far ascoltare” dichiara Iante Roach, direttrice artistica e co-produttrice di Az Theatre per l’Italia.

La terza replica, tenutasi a Londra lo scorso dicembre, è stata prodotta come film dalla regista irachena Maysoon Pachachi, girato da Jonathan Bloom e montato da Nicolas Seaton. Il film è stato presentato come installazione video al centro della mostra di Az Theatre, Gaza: Messages & Images a gennaio 2024, insieme alle opere teatrali digitali del Freedom Theatre di Jenin e alle fotografie di Jamie Bellinger, vincitore della sezione di fotografia documentaria ai British Photography Awards 2023.

 

 

(31 maggio 2024)

©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 



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