di Giovanna Di Rosa
Dopo la dichiarazione del tristissimo Senatore Pillon, senatore leghista per non dimenticare, secondo il quale Sanremo dovrebbe ospitare anche un “conservatore” per pareggiare la presenza di Drusilla Foer già indicata come la portatrice di tutti i peccati, vorremmo umilmente rivolgerci al giornalista e conduttore Massimo Gramellini invitandolo ad invitare in trasmissione il sabato sera almeno un analfabeta a puntata, per pareggiare la presenza con Roberto Vecchioni.
Di analfabeti o quasi è semipieno anche il parlamento, soprattutto in certi schieramenti con esponenti eletti vicini al terrapiattismo e Gramellini non dovrebbe faticare a trovare un contraltare incolto adatto al troppo colto Roberto Vecchioni – peraltro anch’egli in odore di eresia, essendone la figlia sposata ad una donna.
Secondo il personale teoremia pilloniano (che il tristissimo leghismo ha tentato senza successo di applicare addirittura al Festival della Scienza di Sarzana), chiunque abbia idee un minimo progressiste o ritenute leggerissimamente eccessive, dovrebbe avere come contraltare un conservatore. In nome del contraddittorio. Ci si chiede dunque come mai nel suo partito il contraddittorio sia così malvisto. Non è che predicano bene e razzolano male?
Con tutto il rispetto, Gramellini: mentre scriviamo la stiamo guardando chiacchierare amabilmente con Vecchioni e Arturo Brachetti. Ed è un piacere.
(15 gennaio 2022)
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