di Daniele Santi, #politica
La novità più eclatante che esce dalla squallida inchiesta che riguarda Luca Morisi è la totale mancanza di pudore nell’affermare una cosa pubblicamente e poi fare il contrario. Con l’immigrato che è sporco, brutto e cattivo nei tweet pro-datore di lavoro e poi supposti momenti intimi con stranieri immigrati che di mestiere fanno gli escort.
Non che siano fatti nostri ciò che il genio dei social leghisti fa nella sua camera da letto, con chi, con quanti e di che sesso. Infastidisce però sapere che il guru della gestione di tweet e post omofobi, antigay, contro le relazioni e le coppie omosessuali, nel suo privato faccia il contrario. E’ l’effetto dei malesseri esistenziali irrisolti, dicasi miserie umani.
La vicenda prosegue, con Salvini sulla graticola e sempre più nervoso, con la notizia relativa a uno dei due ragazzi romeni fermati dai carabinieri, quello che sostiene di aver ricevuto da Morisi la droga dello stupro che lavora come escort, ha vent’anni ed ha inguaiato Morisi insieme al suo amico accusandolo di avere ceduto 125mg di GhB, cosiddetta droga dello stupro. Lo scrive Repubblica.
Scrive ancora il quotidiano di casa Agnelli che uno degli appartamenti nella cascina nel Veronese frequentata dal genio dei social di Salvini, sempre Luca Morisi, sarebbe intestato ad un imprenditore russo che si muove tra affari e paradisi fiscali. Tal Martyanov, rispetto al quale Morisi ha sempre detto: “Non conosco Martyanov”.
Riemergono così anche mai chiariti possibili intrecci tra Lega di Salvini e questioni russe poco ortodosse, passateci il divertissement verbale, mentre è sempre più chiara la svolta anti-Salvini della Lega governista di Giorgetti e Zaia. Nel tardo pomeriggio del 29 agosto la Procura di Verona ha dichiarato all’ANSA che non c’è un secondo indagato oltre a Morisi.
(29 settembre 2021)
©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata