Liguria Pride, trentamila (ci dicono) per le strade del capoluogo ligure

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di Paolo M. Minciotti #genovaPride twitter@genovanewsgaia #LGBTI

 

Trentamila persone, la cifra non è ufficiale ed un’altra giornata di allegria, gioia e libertà per le strade italiane. A Genova, mentre i neri fascisti resuscitano i Triangoli Rosa, la comunità LGBTI sfila per le città in un pacifico e gioioso spettacolo di tolleranza, fraternità, amicizia e amori chiamato Liguria Pride.

Polemiche nei giorni precedenti, naturalmente, con la nera teocrazia leghista all’attacco delle libertà individuali in onore alle politiche da Pasdaran sposate dal supremo Ayatollah, con il Sindaco che prima nega il patrocinio e poi, nel salutare il corteo, si lamenta di non essere stato invitato. Perché il vero partito delle reegine è la Lega, ci scuserà Sig. Sindaco, non certamente l’Arcigay.

Poi festa, colori, divertimento e una sana rivendicazione di uguaglianza; la stessa che mentre l’Italia si tinge di nero e le opposizioni stanno a guardare, con quotidiani compiacenti che continuano a fare i conti in tasca alla gestione Renzi, si rischia di perdere a favore dei nuovi fascismi nostalgici che da qualche parte hanno ricevuto il nulla osta per scorrazzare a loro piacimento come bufali impazziti.

 

 

 

 

(15 giugno 2019)

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