di Redazione #Liguria twitter@genovanewsgaia #Lavoro
Mentre sulla faccenda ArcelorMIttal il presidente della Regione Liguria Toti si impegna in esercizi utili alla comunità come dare la colpa al Governo, appellarsi vagamente al senso di responsabilità dell’azienda – che abbiamo visto quale è – e twittare pensierini pre-puberali sul natale, arriva la lettera aperta del presidente della Società di mutuo Soccorso Guido Rossa che, fattivamente e con parole semplicissime, invita ad azioni altrettanto semplici per sostenere la lotta dei lavoratori.
Quest’anno più che mai c’è voglia e bisogno di Natale. Per riunire famiglie divise, per dare un refolo di sollievo ai nostri commercianti, per aiutare i nostri produttori agricoli, per i nostri ristoranti, le nostre pasticcerie.
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— Giovanni Toti (@GiovanniToti) November 15, 2020
E’ naturalmente di altro tenore, ed invita a ben diverse riflessioni sul senso di responsabilità, la lettera aperta di Rossa, che proponiamo integralmente di seguito e che sarà naturalmente contestata, così come l’affermare che ovunque si decida di sostenere una politica che non interviene quando i lavoratori sono vessati, sfruttati e calpestati nella loro dignità e nei loro diritti, non potrà esserci nessuna giustizia sociale..
Gentili signori,
allego una mia breve riflessione sugli avvenimenti di questi giorni.
Dopo i solleciti scritti inoltrati in data 11 maggio, 24 luglio,1 ottobre, e dopo le lettere ai giornali, ArcelorMittal si è finalmente degnata di versare le competenze del 2020 alla SMS GUIDO ROSSA.
Con esse riusciremo a adempiere alle iniziative natalizie e a erogare le borse di studio nei mesi a venire. Va comunque sottolineato che Arcelor Mittal, con i suoi continui ritardi, ci ha impedito di svolgere con ancor più efficacia quell’opera di sostegno ai lavoratori dello stabilimento in cassa integrazione e in maggior sofferenza, ossia quelli appartenenti a famiglie monoreddito.
La nostra attività necessita di un minimo di certezza circa i versamenti che sono, ricordo, un obbligo contrattuale derivante da un accordo sindacale di secondo livello.
La giornata di mercoledì 11 novembre 2020 è stata un gran esempio di compostezza, fermezza e solidarietà tra i lavoratori e la reintegrazione di Gigi Guadagno dovrebbe far gioire chiunque, indipendentemente dall’appartenenza sindacale.
Arrotolato lo striscione della SMS GUIDO ROSSA, che sarà presente ovunque venga lesa la dignità di un lavoratore, sia esso rosso, bianco o birulò, la nostra opera nel segno della solidarietà e del reciproco sostegno tra i lavoratori non si ferma.
Ci sono ancora tre lavoratori ingiustamente licenziati e non reintegrati.
In nessun momento devono sentirsi soli.
Noi non li lasceremo soli.
La città di Genova, sono sicuro, non li lascerà soli.
Genova conosce i lavoratori dello stabilimento, conosce la loro dignità e la loro generosità.
La città ricorda bene quando i lavoratori dello stabilimento, appena messi in cassa integrazione da ArcelorMittal per la pandemia, raccoglievano tremila euro e li donavano al San Martino per l’acquisto di respiratori.
Noi tutti, dentro la fabbrica o impegnati nei lavoro di pubblica utilità in attesa del rispetto della clausola di salvaguardia occupazionale e del rientro in stabilimento, ci chiediamo, invece, cosa ha fatto e cosa farà Arcelor Mittal per questa città.
Come SMS GUIDO ROSSA abbiamo aperto una sottoscrizione pubblica.
Invitiamo tutti quanti vogliano esprimere la propria vicinanza e solidarietà ai tre lavoratori, a sostenerli economicamente aderendo alla sottoscrizione tramite bonifico con causale SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI LICENZIATI.
IBAN IT84P0200801432000105050434 – LAVORATORI ILVA GUIDO ROSSA
(16 novembre 2020)
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