di G.G.
… potrebbe rivelarsi un disastro per la Lega di Salvini, che di disastri elettorali non è mai stanca, mica per ricordare Bologna, Napoli, Milano e Roma giusto per fare quattro nomi o le regionali in Emilia-Romagna e Toscana con suonar di campanelli (e un gran girare di palle nel post-elezioni), l’eventuale decisione di Toti di far saltare il tavolo e la giunta ligure e tornare alle elezioni.
Il presidente della Liguria, leader di Cambiamo, trattato alla stregua di un traditore nell’immediato post rielezione del presidente Mattarella, è tra gli obbiettivi delle vendette delle Destre che si manifestano, ad esempio, con i leghisti che abbandonano l’aula del Consiglio regionale per protestare contro l’assenza in Aula del governatore.
Ecco, se Toti dovesse dimettersi da Presidente della Regione Liguria, e con lui si dimettessero anche i suoi consiglieri, i salvinisti di tutte le Leghe potrebbero già peggiorare la delicata situazione nella quale si trova il partito. Tutto avviene mentre Berlusconi affonda Meloni con una battuta che è insieme una profezia: “Farà la fine della Le Pen“.
Toti da parte sua non le ha mandate a dire: “Se voglio mandare a casa il Consiglio regionale, faccio molto prima e senza chiederlo a nessuno, se non a me stesso”.
(5 febbraio 2022)
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