“Siamo arrivati alla 89ª fiducia per il Governo Meloni, proprio lei che diceva che porre la fiducia era una «scelta oligarchica», un «errore drammatico», una «vergogna» e «Una mortificazione del Parlamento, una deriva democratica». E ora anche per il dl sicurezza. Era necessaria? No. Se non per mettere a tacere il dibattito democratico. Con questo testo si introducono almeno 14 nuove fattispecie incriminatrici e sono inasprite le pene di almeno altri nove reati, con interventi che risultano per diversi profili di dubbia compatibilità con svariati principi costituzionali, compresi quelli di necessaria offensività, sussidiarietà e proporzione. Ma saremo realmente più sicuri? Ovviamente no. In questo testo non si prevedono nuove assunzioni di agenti delle forze dell’ordine e questo lo vedo bene ogni giorno anche da sindaco nel nostro territorio. Si è solo provato a fare leva sulla paura. A essere criminalizzate sono prevalentemente condotte che esprimono la marginalità sociale se non forme di manifestazione del dissenso”, così in aula alla Camera il deputato ligure del PD Luca Pastorino, nella discussione sul voto della fiducia al dl sicurezza.
(29 maggio 2025)
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