di G.G.
La maggioranza del Consiglio regionale della Liguria ha votato contro lo scioglimento di Forza Nuova. Una decisione vergognosa, oltre che molto grave, che mette sul piatto la difficoltà delle destre di questo paese a spezzare i legami con le frange più estremiste della variegata galassia che sta a destra. Il documento era stato presentato dai gruppi di minoranza ed è stato respinto grazie ai 15 voti espressi dai consiglieri delle destre. La decisione viene rimandata ai tribunali.
Dunque per le destre liguri al governo i “fascisti del nuovo millennio”, che mettono in discussione la Costituzione e la democrazia del nostro Paese, non vanno sciolti. Non almeno se a presentare la mozione che dichiarerebbe il governo di una regione “favorevole” a quello scioglimento è presentata dalle minoranze. La questione la dice lunga sull’anima democratiche delle destre italiane.
La CGIL con una documento inviato in redazione stigmatizza la decisione definendolo un “segnale grave che dichiara la neutralità del Consiglio e della Giunta rispetto a movimenti politici, alcuni dei quali si definiscono i “fascisti del nuovo millennio”, che mettono in discussione la Costituzione e la democrazia del nostro Paese. Una neutralità che non ci saremmo aspettati da chi fa parte di una Regione nella quale il sacrificio della Resistenza ha contribuito a salvare il Paese dalla dittatura e a gettare le basi della nostra democrazia: non esiste la neutralità su questi temi. Ciò che ha rilanciato l’azione neo fascista nel nostro Paese è proprio una politica apatica che non si assume più la responsabilità di rispondere ai bisogni delle persone e che non riesce o non vuole discernere tra il diritto di esprimere opinioni diverse e le azioni che non stanno dentro un quadro istituzionale. Se nel 1945 si fossero delegati a decidere i tribunali, il corso della storia sarebbe stato differente e forse oggi non esisterebbero nemmeno le istituzioni democratiche che delegano ad altri la loro responsabilità politica”.
Il comunicato stampa firmato da Igor Magni e Maurizio Calà, Segretari Generali Cgil Genova e Liguria e da Massimo Bisca Coordinatore Regionale Anpi, evidenziano l’allarme che simili “dichiarazioni di neutralità” generano nell’antifascismo italiano e il totale disinteresse delle destre attualmente al potere a distaccarsi definitivamente da quelle radici che sono le stesse che generarono i disastri del Ventennio del secolo scorsi e i totalitarismi che da settimane fanno piovere bombe su stati sovrani.
Il moderato presidente Toti nel frattempo se la prende col PD per questioni legate ai rifiuti. C’è sempre qualcosa di più importante da fare.
(16 marzo 2022)
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