di Redazione #Genova twitter@genovanewsgaia #Scuola
Le scuole sono chiuse, ma l’offerta formativa per i più piccoli prosegue online e si arricchisce sempre più. Il progetto Pezzo di scuola per casa (oltre 800 video, di cui 300 pubblicati, tra fiabe, pupazzi e piccoli laboratori artistici, musicali, espressivi) – disponibile al link https://bit.ly/2TVH4FK e rivolto a tutti i bambini della città – si amplia con l’iniziativa Inglese Giocando, realizzata con il contributo degli studenti del Deledda International School. Inoltre, in collaborazione col laboratorio musicale Prendi Nota, saranno presto online le musiche e le canzoni a tema Gianni Rodari, che vedono protagonista il coro degli insegnanti del Settore 0/6.
Pezzo di scuola per casa, al quale lavorano ogni giorno tutti gli insegnanti e gli educatori di tutte le scuole dell’Infanzia e degli asili nido genovesi (850 persone), ha ottenuto fin dai suoi primi giorni un grande successo, ad oggi 10mila visualizzazioni; perciò si è pensato di aumentarne la diffusione anche attraverso Facebook e WhatsApp, canali che non sostituiscono il sito istituzionale ma implementano il contatto, il legame e la continuità tra la scuola e le famiglie. Una sorta di doppio binario che, all’offerta formativa rivolta a tutti i bambini della città, ne affianca un’altra più specifica, riservata ai piccoli alunni delle scuole dell’Infanzia e degli asili nido.
Dal punto di vista pratico, stanno per essere attivate 84 pagine Facebook (una per ogni scuola), all’interno delle quali verranno creati altrettanti gruppi riservati esclusivamente agli insegnanti e ai genitori della scuola. In questi gruppi, oltre ai contenuti del sito, gli insegnanti pubblicheranno proposte e attività ludiche legate alla progettazione della propria scuola.
Verranno inoltre creati gruppi scuola WhatsApp, dei quali faranno parte anche i rappresentanti dei genitori, che si incaricheranno di trasmettere le attività proposte dalle maestre nella chat che comprende tutti i genitori della classe. Una comunicazione su misura, dunque, che consentirà di raggiungere il 90 per cento dei piccoli utenti della fascia di età 0/6 anni.
(3 aprile 2020)
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