“La bozza di decreto legge che circola in queste ore non funziona: avrebbe infatti dovuto avere tra i suoi obiettivi la tutela delle aziende dell’indotto ex-Ilva che si trovano in difficoltà a causa dei crediti vantati nei confronti di Acciaierie d’Italia. Al contrario, il risultato non è nemmeno lontanamente efficace rispetto alla situazione dello stesso indotto e non può che rendere la situazione ancor più esplosiva perché davanti ad aziende che chiedono di vedere riconosciuti i loro crediti nei confronti di Ex-Ilva, il decreto risponde chiedendo loro di indebitarsi ancor più”, commenta il deputato ligure del PD Luca Pastorino.
“Come ha spiegato anche Cgil, l’aver individuato, tra i criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali speciali l’essere imprese monocommittenti o con il 70% del fatturato derivante da commesse ex-Ilva lascia senza tutele tutti i lavoratori occupati nell’appalto delle mense, delle pulizie degli immobili e quelli di aziende del settore dell’edilizia e dei trasporti: un totale di oltre 2000 lavoratori”, continua Pastorino, che conclude: “Il governo deve ripensare quanto formulato e trovare una soluzione, perché il testo a oggi esprime altissime preoccupazioni”.
(1 febbraio 2024)
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