di G.G. #Liguria twitter@gaiaitaliacomlo #Ludopatia
Tremila locali con slot machine al loro interno dei quali 800 nella sola Genova e, ovviamente, un esercito di ottomila persone con dipendenza da gioco: ludopati, in gergo. Ottomila soltanto a Genova, circa venticinquemila in tutta la Liguria. Non certo solo per contare.
La situazione è pessima, con la dipendenza da gioco non si scherza soprattutto perché le dipendenze non si vogliono ammettere. E se non si ammettono diventa assai difficile curarle. Scrive Repubblica, in un interessante articolo, che il consiglio regionale ha bloccato per la seconda volta l’entrata in vigore – già prevista il 2 maggio dell’anno scorso – della legge regionale 17 del 30 aprile 2012: quella norma che, una volta messa in atto, metterebbe un forte freno alle sale da gioco.
Toti è troppo impegnato col suo movimento arancione o c’è dell’altro? Non sappiamo. Repubblica scrive però che l’ultima deroga è “sine die”, quindi potenzialmente infinita. Ha di buono che non si possono concedere nuove licenze per le slot machine. E questo limita i danni. I ludopati? Qualcuno ci penserà. Intanto dalla Regione fanno partire un nuovo movimento politico. Perché per la politica l’unica cosa è la politica fine a sé stessa.
(21 dicembre 2018)
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