Certi che i Magistrati terranno conto delle “esigenze istituzionali della Regione Liguria”, Toti e i suoi respingeranno fermamente la richiesta di dimissioni presentate dalle opposizioni. Perché Toti, ai domiciliari dallo scorso 7 maggio accusato di corruzione nell’ambito delle indagini della procura di Genova e di Imperia, ma innocente fino a sentenza definitiva, di dimettersi non ne ha affatto l’intenzione.
Il governatore della Liguria ha incontrato il 1° giugno autorizzato dalla procura di Genova, l’assessore regionale Giacomo Giampedrone. Un fedelissimo, scrivono i giornaloni, l’ordine è: “Respingere senza indugi e con assoluta fermezza la mozione di martedì prossimo” sulla base del “totale convincimento che la giunta e l’amministrazione regionale debbano continuare a lavorare per la realizzazione dei progetti di mandato”.
(2 giugno 2024)
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