di Redazione Politica
“Accogliamo con soddisfazione il passo compiuto oggi dal Governo sulla vertenza dell’ex Ilva di Cornigliano, un passo che conferma ciò che sosteniamo da settimane: gli impedimenti evocati dal ministro Urso non esistevano. E che fossero solo pretesti oggi è purtroppo evidente. Resta però incomprensibile – e politicamente grave – la scelta del Governo di portare ogni volta la tensione con i lavoratori fino allo stremo, come se fosse necessario arrivare sempre al limite prima di assumere decisioni che erano chiare e possibili fin dall’inizio. Questa soluzione è costata cinque giorni di sciopero, cinque giorni di stipendio perso per centinaia di lavoratrici e lavoratori, oltre a un clima di esasperazione che poteva e doveva essere evitato. Le istituzioni locali ora hanno il dovere di vigilare con la massima attenzione affinché l’impegno assunto oggi dal ministro Urso trovi una concreta attuazione e non resti un’affermazione priva di seguito, come purtroppo già accaduto in passato. Il territorio, le famiglie e l’intera comunità produttiva hanno bisogno di certezze, non di forzature o di conflitti inutilmente alimentati. Per la tenuta dell’occupazione e per la trasformazione del sito serve una programmazione seria, trasparente e condivisa, che riconosca pienamente il ruolo imprescindibile dello Stato nel guidare la transizione. È indispensabile che il Governo assuma finalmente un metodo diverso, fondato su meno propaganda e più responsabilità verso chi lavora e manda avanti il Paese”.
Così la nota stampa a firma Andrea Orlando, responsabile nazionale Politiche Industriali PD, già Ministro del Lavoro, Davide Natale segretario regionale PD Liguria e Simone D’Angelo segretario metropolitano PD Genova.
(5 febbraio 2025)
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