Si sposterà nella Commissione regionale Lavoro la proposta di istituire il salario minimo di 9 euro all’ora per le attività gestite dalla Regione Liguria. Lo ha deciso la capogruppo di AVS, Selena Candia, promotrice dell’ordine del giorno nel consiglio regionale ligure.
“Il salario minimo a 9 euro l’ora è un provvedimento necessario per contrastare le nuove forme di fragilità sociale, legate all’inflazione e allo sfruttamento. Le persone e le famiglie a reddito fisso faticano a sostenere il carovita e spesso, per loro, è impossibile fare fronte alle spese di prima necessità. È inaccettabile che i lavoratori vivano spesso in condizioni di povertà: questa misura è studiata proprio per affrontare questo problema”, afferma la consigliera regionale Selena Candia.
“La nostra proposta è stata condivisa con tutta l’opposizione per affrontare il problema del cosiddetto ‘lavoro povero’. Negli ultimi vent’anni, in Italia, i salari sono diminuiti del 2,9%, mentre il costo della vita è raddoppiato. In Liguria, il 44% delle famiglie non riesce a risparmiare, mentre il 18% non arriva a fine mese e 10 mila famiglie attendono un alloggio popolare. Il lavoro non è un privilegio, ma un diritto: deve essere stabile e giustamente retribuito”, dichiara la capogruppo regionale di AVS, che puntualizza: “Con questa misura, si avrebbero ripercussioni positive immediate per i lavoratori impegnati in edilizia, infrastrutture, settore socio-sanitario, attività educative e pulizie. Una guardia giurata è pagata 6,19 euro l’ora, un addetto al servizio di pulizie percepisce 6,52 euro l’ora”.
L’esponente di AVS cita due Regioni che hanno già preso provvedimenti simili per garantire un adeguato compenso orario. “A settembre dell’anno scorso, il consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione sul salario minimo di 9 euro l’ora negli appalti indetti dalla Regione. A dicembre, la Regione Puglia ha stabilito una retribuzione minima salariale di nove euro l’ora da applicare ai contratti pubblici stipulati dall’amministrazione regionale”, ricorda Selena Candia che chiude così la nota stampa inviata in redazione.
(22 gennaio 2025)
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