di Redazione Savona
Nella serata del 19 agosto è venuto giù di tutto nel savonese, letteralmente: terra e fango sono usciti da sotto le strade e dai fiumi, sono anche caduti giù dalle colline, e i fiumi incanalati e tombinati si sono ribellati all’opera dell’uomo, riversandosi nelle strade causando disagi e smottamenti.
La riviera di Ponente, in particolare Savona e Albisola, sono state investite da una bomba d’acqua che ha tirato giù costoni di colline e pezzi di spiaggia, e rocce.
Sono ancora numerosi gli edifici residenziali e gli alberghi senza corrente elettrica perché sono saltate molte centraline e molti fili dell’alta tensione che hanno messo in serio pericolo la cittadinanza, non soltanto i turisti. Alcune case e campeggi vacanze sono stati evacuati per rischio di folgorazione e per gli allagamenti, dovuti al dissesto territoriale e idrogeologico, che è uno dei problemi che affligge da sempre la Liguria e alla cui definizione di maltempo andrebbe aggiunto da cambiamento climatico (e una certa incuria).
A Savona l’Aurelia è ostruita da massi caduti durante il temporale e l’Anas è intervenuta per mettere in sicurezza viale Matteotti a Savona, chiuso appunto da ieri sera a seguito di alcune piccole frane provocate dal maltempo che nella stessa giornata ha colpito tutta la Liguria. La riapertura alla viabilità ordinaria di lungomare Matteotti a Savona, nel tratto dell’Aurelia interessato dagli smottamenti causati dal maltempo della giornata di ieri, è prevista entro l’inizio della prossima settimana. Questo quanto comunicato da Anas in seguito a nuove verifiche strutturali che rendono impossibile l’annunciata riapertura al traffico entro la serata del 19 agosto.
(19 agosto 2024)
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