di G.G. #Lopinione twitter@genovanewsgaia #Genova
Lo ha detto Amadeus in conferenza stampa. Lo ha detto lui, ripreso dalle telecamere del servizio pubblico, che “Il festivàl di Sanremo senza pubblico” non si può fare e quindi occorre una nave da crociera per ospitarci il pubblico dentro.
E cosa faranno per quella cosa irrilevante dei divieti di assembramento? Come organizzeranno i controlli? Chi seguirà tutto ciò che c’è da seguire? E, in ultima analisi, è proprio necessario parlare in un febbraio 2021 di pandemia di una cosa insignificante, utile solo ai bilanci RAI, come il festivàl (dopo l’esperienza dello scorso festivàl 2020 pre-pandemia)?
E perché in questo paese ci sono sempre cose di serie A e altre di serie B? Perché la nave da crociera per il festivàl milionario e i teatri e i cinema chiusi (senza ristori, grazie) per i poveracci che la cultura la fanno dal basso per la gente del luogo?
Perché c’è chi sta chiuso in ossequio ai DPCM e chi sta aperto alla faccia di chi sta chiuso?
Ecco vorremmo sperare che se proprio il festivàl si farà come se fosse necessario e non ormai inutile persino a se stesso, si facesse senza pubblico, come tutti gli altri spettacoli tv perché il festivàl non è più utile al paese della Cultura che è stata chiusa e Amadeus non è la più bella del reame, dato che non c’è nemmeno più il reame.
Certo, i signori del festivàl danno per scontato che il 15 gennaio venga dato il la alla riapertura delle sale. Vorremmo darlo per scontato anche noi. Soprattutto perché noi* i soldi per affittare una nave da crociera per farci dentro i nostri comodi, nel senso di spettacolo per il pubblico, non ce li abbiamo. Ma la Rai sì. Ed è il nostro canone. E buon 2021 anche a loro.
*noi, nel senso di operatori della cultura
(29 dicembre 2020)
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