di Redazione Spettacoli
Il testo, inedito in Italia, è contraddistinto dalla cifra ironica e caustica di Zinnie Harris, autrice scozzese di Edimburgo, pluripremiata per i suoi rivoluzionari adattamenti di opere classiche (da Eschilo a Shakespeare, da Webster a Strindberg, fino a una Casa di bambola di Ibsen con Gillian Anderson, protagonista) spesso prodotta dal Royal Court Theatre, dal Royal National Theatre, dal National Theatre of Scotland e dalla Royal Shakespeare Company.
La traduzione di Monica Capuani esalta i toni ironici e asciutti di questo testo mai rappresentato in Italia e un affiatato gruppo di attori e attrici della compagnia MaMiMò (Fabio Banfo, Luca Cattani, Cecilia Di Donato, Alice Giroldini, e Marco Maccieri) affronta con ironia i toni apocalittici di Zinnie Harris.
Al centro della trama Dana (Alice Girondini), giovane donna immersa nelle contraddizioni del nostro mondo, può essere paragonata a una sorta di Faust contemporaneo e accondiscendente che dopo una notte con uno sconosciuto vede il proprio mondo e le proprie certezze sgretolarsi. Inizia così un viaggio che la dovrebbe portare insieme alla sorella (Cecilia Di Donato) da Berlino ad Alessandria d’Egitto: le due donne attraversano un mondo che si sfalda, che crolla su sé stesso, in una sistematica inversione di ogni regola e di ogni certezza.
La trama
Una donna, Dana, fa l’amore con uno sconosciuto, forse il diavolo, alla fine lui vorrebbe pagarla come una prostituta ma Dana rifiuta. Il diavolo va su tutte le furie, non vuole rimanere in debito, si riferisce all’amore come a una transazione finanziaria, lei resiste forse per vanità, forse perché pensa di avere il controllo su questo demone. Lui le promette che le farà cambiare idea. Da questo momento inizia una vorticosa avventura attraverso un mondo che si ribalta intorno a Dana, mettendo in crisi il suo delirio occidentale di potenza di autonomia, di libertà di scelta. Dana vince il dottorato di ricerca per il quale aveva tanto lavorato, ma deve lasciare Berlino e recarsi ad Alessandria d’Egitto, per un ultimo colloquio. Parte accompagnata dalla sorella, che ha appena scoperto di essere incinta, le due donne decidono di attraversare l’Europa in treno ma nel tragitto succede di tutto: le banche falliscono, le carte di credito non funzionano più, la struttura economica dell’Europa collassa. Dana resta senza soldi nel cuore di un occidente che si sta sgretolando. La metafora di ribaltamento arriva fino al punto finale in cui Dana è coinvolta nel naufragio di un barcone di profughi che si dirige verso l’Africa. Ormai quasi morta viene salvata dal demone (travestito da commissario delle nazioni unite), che la rianima. Lei che ha visto sgretolarsi ogni certezza, ha attraversato incredula la devastazione del migliore dei mondi possibili, ha perso la sorella, come potrà andare avanti? Il diavolo è pronto a scommettere che ce la farà.
Zinnie Harris, inglese di nascita, vive attualmente in Scozia. Pluripremiata drammaturga, regista e sceneggiatrice, tra le voci femminili più originali del panorama teatrale internazionale.
Il Centro Teatrale MaMiMò è un gruppo di lavoro stabile che, attraverso una continua attività di perfezionamento e scambio artistico, costituisce un punto di riferimento teatrale produttivo di rilevanza nazionale, e un modello di aggregazione culturale sul territorio. Gestisce un teatro pubblico comunale, il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia, e ha costruito nel tempo una Scuola di Teatro molto attiva. Dal 2014 fino al 2019 ha prodotto e circuitato con spettacoli di drammaturgia contemporanea trattando temi e linguaggi del contemporaneo, prima con Homicide House di Emanuele Aldrovandi, premio Tondelli 2013, poi con Nessuna pietà per l’arbitro, medaglia del presidente della Repubblica per i temi civili trattati, infine con La donna più grassa del mondo sono stati interrogati temi contemporanei tra i più urgenti e centrali: il surriscaldamento globale, la disgregazione dell’entità famigliare, la dialettica libertà-costituzione. Fa capo all’associazione una Compagnia di produzione teatrale, riconosciuta dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione teatrale per la Sperimentazione e l’Innovazione, che produce spettacoli di prosa, teatro ragazzi ed eventi culturali.
“Come trattenere il respiro”
Sala Mercato
dal 7 al 12 gennaio 2025
martedì, mercoledì e venerdì, ore 20.30
giovedì e sabato, 19.30
domenica ore 16
(3 gennaio 2025)
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