Inaugura sabato 29 giugno, alle ore 16.00 nella Saletta dell’Arte del Galata Museo del Mare di Genova, “Acqua” la mostra personale di Emilio Alberti che sarà visibile, con il biglietto d’ingresso al museo, fino al 28 luglio 2024. Inaugurazione ad ingresso libero.
La mostra personale “Acqua” fa parte di un progetto interdisciplinare che Emilio Alberti dal 2013 ha sviluppato in collaborazione con artisti di altre discipline – poeti, scrittori, musicisti – toccando diverse sedi espositive, musei e istituzioni tra cui l’ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como, il Monastero di Santa Maria del Lavello a Lecco, il Palazzo Ducale di Revere a Mantova, la Fondazione Extrafid di Lugano, Palazzo Pretorio di Chiavenna, il Museo del Paesaggio di Tremezzo, il Palazzo del Broletto a Como, la Fondazione Comel di Latina, ogni volta rinnovata e legata a specifici incontri interdisciplinari.
Protagonista delle opere di Alberti è il tema dell’acqua, declinato dall’artista in infinite variazioni, come in una sinfonia nella quale si alternano suggestioni, sollecitazioni, poesia. Sono opere la cui natura oscilla tra il dipinto e la scultura, realizzate con una tecnica del tutto personale fatta di stucchi, rilievi in metallo e leggere velature di colore che rendono la trasparenza e la dinamicità dell’acqua, elemento protagonista, per Alberti, di una lunga ricerca cromatica e materica oltre che espressiva. Una ricerca che si interroga su ciò che appare e ciò che traspare, obbligando gli spettatori ad avvicinarsi e a retrocedere dalle opere, “costringendoli” a cambiare di continuo il punto di vista, mettendo alla prova la loro percezione.
“L’acqua è considerata da Emilio Alberti come sorgente di vita, elemento di purificazione o di rigenerazione. Elemento primordiale, costitutivo simbolico delle origini del mondo, sostanza genitrice e veicolo di trasformazione, la cui superficie separa il cielo dalle profondità dell’abisso. Ora specchio immobile, riflettente, nello stagno di Narciso, ora flutto tumultuoso e violento, causa di naufragio oceanico, fiume infernale… Stige, Cocito, Lete. I suoi aspetti, le sue nature, nutrono quasi all’infinito l’immaginazione umana, supportano tutto ciò che è transeunte tra vita e morte, penetrano il mistero dell’esistenza, porgendo immagini, rêveries o concretamente anche supporto visivo e sonoro alla narrazione letteraria, all’immaginazione artistica, alla speculazione filosofica. Ma, non va certo dimenticato, l’acqua è anche vita materiale, elemento prezioso per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, che va conservato e utilizzato con intelligenza sulla terra, come pure ricercato altrove nel cosmo per una possibile migrazione dell’umanità oltre i destini del nostro pianeta o, più in là, del sistema solare.” Scrive il curatore Michele Caldarelli.
“Acqua” è una mostra itinerante in via di sviluppo, il cui percorso viene documentato progressivamente sui siti www.caldarelli.it/emilioalberti.htm e www.emilioalberti.it.
La mostra sarà visitabile fino al 28 luglio 2024 con il biglietto d’ingresso del Museo. Orari Galata Museo del Mare: lunedì – domenica ore 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
Emilio Alberti è un artista versatile e un poliedrico sperimentatore, continuo innovatore del proprio linguaggio. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione e arte applicata. Nato nel 1952 ha al suo attivo un’ampia attività espositiva in Italia e all’estero con mostre personali e con significative presenze in manifestazioni artistiche di rilievo, tra cui “Art Basel” 1976, ’77, ’78 e ’82. “Umanità di un mondo inanimato” a Como, Locarno e Zurigo nel 1978. “Scultura” alla Rotonda di via Besana a Milano nel 1979. “Italian Contemporary Art” di Kyoto nel 1989. “Artexpo” di New York nel 1994. La Biennale di Ankara nel 2005. Fondamentale il suo incontro nel 1991 con il critico Pierre Restany che darà luogo a un ciclo di mostre alla Galleria Schubert di Milano e alla partecipazione a diverse rassegne internazionali. Particolarmente significative alcune personali: Nel 1989 “Ombre Sideree” al Castello di Carpi a cura del Centro Documentazione Arte Contemporanea. Nel 1991 “Incoerente Eternità” alla Galleria Schubert di Milano e al Salotto di Como a cura di Pierre Restany. Nel 1992 l’installazione “Psychologos” allo Studio Marconi di Milano. A Como nel 1993 “Tempo reale” a cura di Giorgio Seveso e Alberto Longatti nella ex Chiesa di S.Pietro in Atrio, dove nel 2011 allestisce l’Antologica “Mondi liquidi”. A Palazzo Millepini di Asiago nel 2012 a cura di Michele Caldarelli in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Nel 2013 al Castello di San Pelagio presso Padova. Nel 2016 “Acqua” a Palazzo Ducale di Revere. Nel 2017 “Vertigini” al Broletto di Como a cura dell’Assessorato alla Cultura. Lo stesso anno vince il “Premio Comel Arte Contemporanea” Premio del Pubblico. Nel 2018 espone a Lugano alla Fondazione Extrafid e ealizza a Dongo un bassorilievo di grandi dimensioni simbolo di pace nel luogo legato agli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Nel 2019 la mostra “Acqua” è allestita a Palazzo Pretorio di Chiavenna. Nel 2020 la personale “Grand Tour” al Museo del Paesaggio di Tremezzo. Fondamentale nel suo percorso artistico la contaminazione fra le arti, collabora spesso con musicisti e poeti. L’approccio all’arte digitale lo porta nel 2021 a realizzare la mostra virtuale “Respiro”, una riflessione autobiografica sulla pandemia sul sito www.emilioalberti.it. Dello stesso anno è l’ideazione del personaggio-mito della Chiocciola Cosmica: creata al computer trova forma nelle stampe di grandi dimensioni e sulla tela dove pittura e collage si fondono; presentata a Cherasco CN nella mostra personale successivamente proposta alla Galleria Il Salotto di Como e allestita nel 2023 a Palazzo Ducale di Revere (Mantova). Nell’estate 2024 “Nel segno della Chiocciola”, un’importante rassegna di sue opere è allestita al Castello Baradello di Como.
Informazioni: www.galatamuseodelmare.it | www.promotorimuseimare.org | tlf 0102533555 | accoglienza@galatamuseodelmare.it.
(27 giugno 2024)
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