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Gli spettacoli al Festival della Comunicazione di Camogli, V edizione, 6-9 settembre 2018

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di Redazione #Cultura twitter@gaiaitaliacomlo #FestivalCom ‏

 

 

 

Da giovedì 6 a domenica 9 settembre torna a Camogli il Festival della Comunicazione, attesissimo appuntamento dedicato alla comunicazione, alla cultura e all’innovazione, ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer e organizzato da Frame, in collaborazione con il Comune di Camogli (www.festivalcomunicazione.it). Un ricco palinsesto di appuntamenti tutti gratuiti, animerà la cittadina ligure per quattro giornate: incontri e conferenze ma anche laboratori, mostre, escursioni e gite in mare tenuti da 111 ospiti, rappresentanti del mondo della cultura, dell’economia, della scienza, dello spettacolo, dell’innovazione e dell’imprenditoria. Accanto a tutto questo, per esplorare appieno il tema di questa V edizione – Visioni – non potevano certo mancare contributi dal mondo del teatro, della musica e della poesia. Anche quest’anno saranno infatti molti gli spettacoli organizzati al Teatro Sociale e nelle incantevoli piazze della cittadina ligure.

 

Relja Lukic, Gustavo Zagrebelsky 

Musica: passione e professione

giovedì 6 settembre, ore 18.00 – Teatro Sociale

In questo reading il giurista Gustavo Zagrebelsky, accompagnato dal violoncellista Relja Lukic, intreccerà linguaggi, musica e discipline diverse.

 

Pietrangelo Buttafuoco, Mario Incudine, Antonio Vasta 

I baci sono definitivi

giovedì 6 settembre, ore 21.45 – Teatro Sociale

Un viaggio dentro il libro di Pietrangelo Buttafuoco I baci sono definitivi. Un succedersi di storie lette e prima ancora rubate dall’autore nel suo viaggio giornaliero in metropolitana, treno o aereo. Tra una lettura ed un’altra, il poliedrico e versatile Mario Incudine, accompagnato dall’inseparabile maestro Antonio Vasta, rende magico ciò che già risultava fantastico. Ad ogni racconto una canzone, ad ogni canzone un’emozione, ad ogni emozione un altro viaggio.

 

Furio Colombo, Gianni Coscia, Roberto Cotroneo, Paolo Fabbri, Riccardo Fedriga, Maurizio Ferraris, Valentina Pisanty, Marco Santambrogio

Musica e parole. Un ricordo di Umberto Eco

giovedì 6 settembre, ore 22.00 – Piazza Colombo

Dell’ingegno multiforme di Umberto Eco si è ricordato molto, ma non tutto. I colleghi accademici che gli sedevano a fianco nei più solenni consigli di facoltà ricordano i suoi giochi di parole, gli anagrammi dei titoli dei film e delle opere dei filosofi, le poesie monovocaliche, i palindromi, gli antipodi… Chi gli era vicino quando più profondamente era immerso nei massimi problemi della semiotica sa come si lasciasse facilmente distrarre da una barzelletta. Le battute di spirito gli venivano spontanee in qualunque momento, come immediata affiorava alla sua prodigiosa memoria la mossa vincente a Scarabeo. Il lato giocoso di Umberto é meno noto delle sue serissime riflessioni sul perduto trattato aristotelico sulla commedia ma forse è lì che risalta più evidente il suo genio. Ci raccontano di lui vecchi amici, allievi e colleghi: il giornalista Furio Colombo, il musicista Gianni Coscia, i semiologi Paolo Fabbri e Valentina Pisanty, i filosofi Riccardo Fedriga, Maurizio Ferraris e Marco Santambrogio, lo scrittore Roberto Cotroneo.

 

Paolo Crepet, Monica Guerritore

Il Coraggio. Vivere, amare, educare

venerdì 7 settembre, ore 21.30 – Teatro Sociale

Un reading-spettacolo con lo psichiatra Paolo Crepet e l’attrice Monica Guerritore sulla più grande emergenza odierna: il coraggio.

 

Michele Serra

Beate le bestie. Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca

venerdì 7 settembre, ore 22.00 – Piazza Ido Battistone

Scrivere ogni giorno, per venticinque anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Le parole, con la loro seduzione e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale impudico e coinvolgente, comico e sentimentale. Tratto dal libro La sinistra e altre parole strane, nel quale il giornalista apre al lettore le porte della sua bottega di scrittura, “Beate le bestie” è un atto di amore nei confronti di un mestiere faticoso e fragile: scrivere. Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, i personaggi, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa. L’analisi del testo (text mining) aiuta Serra a dipanare la lunga matassa della propria scrittura. Il bandolo, come in ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale è ancora da scrivere.

 

Stefania Operto

SN-19: storie di umani e robot. L’avanzata dei robot: quale futuro per gli esseri umani?

sabato 8 settembre, ore 16.00 – Terrazza delle Idee

Uno spazio di riflessione interattivo che coinvolge il pubblico con modalità partecipative e inaspettate che vanno oltre il racconto, con la sociologa Stefania Operto. Nao, tra i social robot più famosi al mondo, sarà protagonista di un dialogo sorprendente che dimostrerà quanto parlare con un robot possa essere naturale.

 

Aldo Cazzullo, Beatrice Luzzi

Le donne erediteranno la terra

sabato 8 settembre, ore 19.00 – Terrazza della Comunicazione

Un tributo al genio femminile, con il giornalista Aldo Cazzullo e l’attrice Beatrice Luzzi, attraverso figure del passato e del presente, storie di grandi artiste e di figlie che salvano i padri o ne custodiscono la memoria. Donne che sanno sacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura di ciò che le circonda, e per questo più dotate degli uomini per affrontare l’epoca grandiosa e terribile che ci è data in sorte. Il tempo sta finendo. È finito. Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere.

 

Alessandro D’Avenia

Ogni storia è una storia d’amore

sabato 8 settembre, ore 21.30 – Teatro Sociale

Un racconto teatrale in cui i personaggi che abiteranno la scena con lo scrittore saranno scelti tra le trentasei donne rievocate, raccontate nel suo ultimo libro. Storie di donne che hanno provato ad amare artisti con esiti che vanno dal tragico della Elizabeth di Dante Gabriel Rossetti al comico della Giulietta di Fellini, dall’epico della Nadežda di Osip Mandel’štam al lirico della Fanny di Keats, dal cinematografico della Alma di Hitchcock al fiabesco della Edith di Tolkien, sempre rivolgendosi all’archetipo di ogni storia d’amore: Euridice e Orfeo.

 

Marco Travaglio

Balle spaziali

sabato 8 settembre, ore 22.00 – Piazza Ido Battistone

Che cosa rimane della campagna contro le presunte fake news del web, montata da politici sconfitti e da giornali e programmi tv che hanno diffuso per decenni le più grandi menzogne al servizio del potere. Storia della più grande bufala degli ultimi anni: la fake news sulle fake news. Cioè di una fake news al quadrato.

 

Guido Catalano, Dente 

Contemporaneamente insieme

sabato 8 settembre, ore 22.00 – Piazza Colombo

Rime semiacustiche, metafore in quattro quarti danzano, dando vita a uno spettacolo inedito ed estremamente originale con il poeta Guido Catalano e il cantautore Dente, nome di punta della musica italiana, che incrociano chitarra e penna, per parlare d’amore a modo loro.

 

Federico Rampini

Linee rosse

domenica 9 settembre, ore 19.30 – Teatro Sociale

Federico Rampini, giornalista, scrittore, conferenziere e divulgatore di fama internazionale, porta sul palco la geopolitica, raccontando le trasformazioni dell’attualità mondiale seguendo il tracciato delle carte geografiche, sovrapponendole e interpretando numeri e linee di confine. “Ogni crisi vicina e lontana ci costringe a capire la fisicità del mondo in cui viviamo – racconta Rampini – La geografia e la storia come le abbiamo studiate non ci bastano più. Un po’ perché il mondo è stravolto rispetto alle fotografie già obsolete dei manuali scolastici. E poi nessuno ci ha insegnato a guardare ‘oltre’, a penetrare il significato nascosto delle carte, a incrociare il paesaggio terrestre con la storia delle civiltà, le leggi evolutive dei popoli e degli imperi”. Quella che porta in scena Rampini è allora la geografia in forma di conferenza teatrale, uno storytelling suggestivo accompagnata dalle grandi immagini che scorreranno alle sue spalle. “Ci servono mappe intelligenti – conclude il giornalista – per orientarci e capire dove siamo ora, dove andremo domani.”

Il Festival della Comunicazione è realizzato in collaborazione con la Regione Liguria, il Teatro Sociale di Camogli, l’Università degli Studi di Genova, l’Ente Parco di Portofino, l’Area Marina Protetta di Portofino, la Scuola di Robotica, l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e MyEdu.

Main media partner: RAI. Media partner: Rai Cultura; Rai News24; TGR; Rai Radio3; WIRED; IlLibraio.it.

Tutte le iniziative del festival sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti.

Informazioni: www.festivalcomunicazione.it

 

 





 

(28 agosto 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

 

 


 

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