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Coerentemente con quanto fatto già da Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, anche la Regione Liguria, per mano del suo presidente Giovanni Toti, ha firmato la sua ordinanza da coprifuoco che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 1° marzo compreso, insieme alla sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico su tutto il territorio regionale. Sono sospesi anche i viaggi di istruzione, sono chiusi i musei, gli istituti e luoghi della cultura, le biblioteche. Tutti i concorsi pubblici salvo quelli relativi alle professioni sanitarie, sono anch’essi sospesi. L’ordinanza è stata presa data la “prossimità del territorio ligure con regioni limitrofe nelle quali si sono sviluppati focoali di Covid-19”.
Che è un po’ come evacuare il Lazio perché confina con la Campania, dove ci sta il Vesuvio.
Ma l’ordinanza è seria ed impone anche “a tutti gli individui che negli ultimi 14 giorni abbiano fatto ingresso in Liguria” direttamente da aree interessate dal Coronavirus di autodenunciarsi alle autorità sanitarie”. Certo loro lo dicono in burocratese.
(23 febbraio 2020)
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