E’ in libreria dall’11 aprile scorso, per i tipi di People, il nuovo dissacrante racconto di Fabio Salamida, giornalista e scrittore, “La Rivalsa del nero”, narrazione di una patetica e tragicomica Italia che ha come unico futuro possibile il continuare a celebrarsi ballando sulle punte attorno al buco nero del proprio fallimento umano e istituzionale. A meo di un miracolo.
Il racconto è quello di un’Italia che osserva, spesso incredula, lo spettacolo della politica contemporanea, filtrato dallo sguardo irriverente, lucido, ironico e dissacrante di Fabio Salamida, che abbiamo già conosciuto con L’Ultimo Tram (storia di un Italia al capolinea) e che torna, per l’appunto, con La rivalsa del nero spietata analisi, che è facile immaginare esilarante, attorni ai protagonisti della prima vera esperienza della destra-destra alla guida della Repubblica cento anni dopo quel Ventennio che conosciamo e che per loro sembra non essere passato tra incompetenze ereditarie, fandonie, e l’abbandono di ogni filtro di moderazione di una destra inascoltabile capace solo, lasciati finalmente i freni inibitori della propria pochezza dopo quello che chiama trionfo, di rivendicare un lessico reazionario e una visione nostalgica sotto la nuova egida del trionfo delle democrazie illiberali.
Lo stile Salamida non lascia scampo in questo libro che consigliamo a lettrici e lettori che vogliano vivere con leggerezza un momento storico che va da M la figlia di Garbatella, al famoso girasagre, passando per ex cognati, latin lover, appassionati lettori di Harry Potter (ma solo se insieme alla Bibbia) e tanti altri personaggi che sembrano usciti da un romanzo satirico e invece calcano ogni giorno il palcoscenico della nostra fragile democrazia.
La rivalsa del nero è un’acuta analisi politica ed è uno specchio che riflette il vuoto dell’Italia che oggi che crede a tutto fuorché a quello che ha sotto il naso.
(20 aprile 2025)
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