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Giovanni Toti patteggia due anni e un mese e alla destra va di traverso

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di Giancarlo Grassi

E alla fine Toti ha patteggiato; lo ha fatto secondo Toti cioè venendo accolte le sue istanze di innocenza, come se non sapessero tutti che invece si patteggia riconoscendo la propria colpevolezza, cosa che Toti ha certamente fatto, ferme restando tutte le questioni da lui sollevate compreso il fatto che le palanche non gli sono servite per farsi bello e ricco, ma per questioni politiche. Il resto è cosa da giudici per un totale di millecinquecento ore di lavori socialmente utili, anche in questo caso Berlusconi è inarrivabile Ne fece due anni, in mezzo ai vecchietti. Un sacco di voti in più. Ci vogliono stile e capacità anche nella disgrazia.

Secondo i benissimo informati la notizia del patteggiamento di Toti è andata di traverso come un rospo in gola, non che sia un novità per una coalizione di governo immobile che lavora sul nulla (e legifera sul gender che non esiste) presa a schiaffoni in televisione persino da Francesca Pascale, a tutta l’ex maggioranza che reggeva l’ex-governatore che è ora tutta preoccupata dei possibili effetti sulla corsa alla Regione Liguria.

E in quota coalizione, ancora nel pieno dei lavori in corso in vista del voto, c’è chi fa capire come probabilmente «più di una scelta» per la campagna elettorale sarebbe stata «affrontata diversamente», alla luce dell’accordo con i pm. Forse non la candidatura di Marco Bucci, l’unica scelta diventata imprescindibile, pur evidente l’organicità del sindaco al sistema finito sotto inchiesta, ma di sicuro il modo di comunicarla. Toti naturalmente rassicura che il suo “patteggiamento non comporterà riflessi sulla campagna elettorale di Bucci”, ma ora i fantasiosi autori delle destre nazionali dovranno inventarsi l’impossibile per riscrivere la narrazione dei fatti che hanno messo a soqquadro la politica regionale. Certo, loro sono abituati a lavorare per riscrivere la Storia, dunque ci sarà poco da preoccuparsi. Sono subito attivi, i leaderissimi: “Marco Bucci è la persona giusta per dare continuità alla crescita della Liguria portata avanti in questi anni” scrive la nota stampa congiunta dei Magnifici quattro Meloni-Salvini-Tajani-Lupi che ha portato in trionfo la candidatura di Bucci di nemmeno settantadue ore fa. Come se uno stretto rapporto istituzionale tra Bucci e Toti, per otto anni a lavorare fianco a fianco, non ci fosse mai stata e non rischiasse di diventare un problema in chiave elettorale.

Poi c’è la frase sibillina regalata da TotiPorta a Porta che l’ha accolto a braccia aperte: “Con la politica ho pagato un contributo molto alto, ma per un ritorno sulla scena mai dire mai”. Chiarissimo, direbbe uno che legge i tarocchi. Silenzio, direbbe uno che si occupa di comunicazione e capisce l’aria che tirerà.  Poi c’è la precisazione al veleno di Forza Italia che sussurra al vento di non avere mai detto “che le accuse fossero infondate” ma semplicemente parlato di “abuso della carcerazione preventiva, ora però guardiamo al futuro”. Possibilmente con Toti fuori dai piedi.

Poi per i dettagli sulla decisione dell’ex governatore Toti c’è sempre questo interessante e documentato articolo di Massimo Giannini su Repubblica.

 

 

(14 settembre 2024)

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