di G.G.
A un mese dalle regionali del 27 e 28 ottobre arriva la porta sbattuta di Italia Viva che ha deciso, notoriamente sono quelli delle decisioni che durano una vita, che non parteciperà alle elezioni in Liguria. Lo ha annunciato Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito di Matteo Renzi. Ora tocca stare a vedere fino a quando durerà la decisione.
Secondo le dichiarazioni di Paita riprese dalla stampa nazionale, gli accordi con Andrea Orlando avevano portato “alla creazione della lista Riformisti uniti, apparentata con lo stesso Orlando come si può vedere dai documenti”; Paita continua affermando che “la lista c’è ed è addirittura già apparentata” ma che nelle ultime ore il M5S avrebbe chiesto, stando alla dichiarazione, di “eliminare l’apparentamento o cancellare dalla lista i nomi” di “alcuni nostri rappresentanti” cosa che per Italia Viva “non è politicamente” seria.
L’annuncio arriva dopo l’apparizione di Matteo Renzi da Corrado Formigli dove non ha risparmiato critiche feroci a Giuseppe Conte. Dunque ad oggi Italia Viva non parteciperà alle elezioni in Liguria. Il partito di Renzi e Paita secondo un sondaggio Tecnè/Primocanale vale il 2% e ci sono ragioni di ritenere che difficilmente questi elettori, per pochi che siano, si asterranno. Vedremo su chi rimedieranno. Torneranno nelle capienti (e soprattutto bisognose) braccia di Carlo Calenda?
Raffaella Paita, coordinatrice nazionale, va giù duro: “Siamo disponibili a fare gli accordi con il centrosinistra, ma non a tutti i costi. E questo deve essere chiaro per l’oggi e per il domani”. Va detto, col rispetto che si deve alle idee di Paita, che dal centrosinistra non salgano grida disperate che inneggiano all’accordo con Renzi. Parrebbe, anzi, il contrario.
(27 settembre 2024)
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