Il decreto del Governo per l’emergenza negli istituti di pena adotta misure che si stanno rivelando gravemente insufficienti: da quando è in vigore non si sono infatti arrestati né i suicidi, né le rivolte e le proteste nelle carceri, né si è aggredito il sovraffollamento o affrontata l’emergenza caldo, che sta rendendo gli istituti luoghi disumani in cui scarseggia addirittura l’acqua. Parliamo di situazioni che visitando costantemente le carceri abbiamo toccato con mano anche nei penitenziari liguri, come quello di Sanremo dove ci sono 270 detenuti per 250 posti disponibili e la carenza di personale di polizia penitenziaria è marcata con 160 presenze a fronte dei 210 necessari e previsti. E in tutta la Regione, inoltre, delle 936 unità previste , come denunciano i sindacati, “la forza attualmente operativa è di 755 unità, e tra i nuovi Agenti che saranno destinati in Liguria alla conclusione del 182esimo e 183esimo corso sono solamente 31, una goccia nel mare anche rispetto agli ultimi pensionamenti”.
L’articolo 27 della costituzione dice che le pene non possono consistere a trattamenti contrari al senso di umanità, ma questo governo non riesce ad accogliere nessun impegno a garantire a tutti gli istituti penitenziari un adeguato approvvigionamento idrico; pene alternative, misure straordinarie per incrementare il personale e aumentare il riconoscimento al diritto alla salute per prevenire i suicidi in carcere che solo quest’anno in Italia sono stati 64 ad oggi. Un tragico bilancio a cui si aggiungono 7 agenti di polizia penitenziaria. Ma questo governo non riesce ad andare oltre la logica securitaria e pan-penalistica che produce errori e non risolve criticità e dà vita a decreti carenti di un piano di azione reale e con tempi definiti. Siamo sempre fermi alla propaganda”, così la deputata e vicepresidente PD alla Camera dopo che il governo ha bocciato l’ordine del giorno sulla situazione delle carceri liguri per introdurre misure in grado di garantire l’umanità della pena come previsto dall’articolo 27 della costituzione.
(7 agosto 2024)
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