Vietati i distributori automatici di articoli erotici, vietato legare le bici ai lampioni, vietato arrampicarsi sugli alberi, vietato prostituirsi per strada e ora, ed è il colpo di genio, vietato stendere la biancheria.
E’ il nuovo regolamento di polizia urbana, una gragnuola di divieti sottolinea Repubblica, fulcro, parrebbe, della battaglia moralizzatrice che anima il sindaco Francesco Solinas sindaco civico di destro-leghista con sonnolenti accenni cattolici che lo ha portato in consiglio comunale. Le opposizioni hanno definito divietometro la nuova bibbia de No a tutto che, scrive ancora Repubblica, “sfonda qualsiasi confine, dalle libertà costituzionali alle leggi nazionali alla proprietà privata”. Si dice No all’arrampicarsi sugli alberi, a sedersi per terra nelle piazze, al circolare a torso nudo o a piedi nudi, giocare a palla, alle bocce e a calcio (questo se si ha più di dodici anni, bontà loro), lanciare “farina o schiuma” (anche ai matrimoni), fare baccano per strada così come a casa propria, tenere in disordine il proprio balcone o giardino, chiedere l’elemosina (una “offesa alla pubblica decenza”) con multe che vanno da cinquanta a trecento euro fino al Daspo urbano. Ampio, pare, il margine di discrezionalità da parte degli agenti di polizia locale.
Non si registrano indicazioni sull’uso della carta igienica, né su misure relative alla sua consistenza, dimensione, colore e spessore, e per dirla continuando in tono giocherellone, gli abitanti di Sestri Levante lo hanno votato e ora se lo godono. Se va bene lo rieleggeranno pure.
(27 settembre 2025)
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