di Redazione Politica
La candidatura di Marco Bucci rappresenta la continuità perfetta con il ‘genovacentrisimo’ di Giovanni Toti, a partire dalle questioni portuali.
Chi vota Bucci sceglie una Liguria ancor più accentrata su Genova, a scapito delle altre province dei territori e, soprattutto, di Savona: dal rigassificatore alle crisi industriali tutto rimarrà invariato. Già dalle prime dichiarazioni di Bucci e del centrodestra sul trasferimento di Golar Tundra a Vado-Savona nessuno prende posizioni nette sul progetto e scaricano la decisione sul ministero. Alcuni esponenti del centrodestra hanno espresso il loro dissenso e Vaccarezza ha addirittura detto che se il centrodestra non dice NO al rigassificatore lui rinuncia alla candidatura. Lo farà? Come sempre siamo fermi alle parole. I fatti dicono altro e lo vediamo da nove anni di centrodestra al governo della Regione. Da parte nostra nessun indugio sul no al rigassificatore, né prima né ora.
Bucci è di fatto organico al modello Toti e i metodi usati nel capoluogo, con decisioni calate dall’alto senza confronto con i cittadini, sono gli stessi ai quali abbiamo assistito in questi anni da parte della Giunta regionale. Savona merita più attenzione e deve contare di più. Dal porto alle infrastrutture Bucci come Toti guarda solo agli interessi di Genova, a Savona sono state lasciate solo le briciole, dimenticando l’importanza del Porto savonese e la necessità di migliorare i collegamenti. Savona e la Liguria non possano permettersi altri cinque anni di centrodestra”, così il consigliere regionale e vicecapogruppo PD in Regione Roberto Arboscello.
(13 settembre 2024)
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