di Redazione Politica
“Tra un annuncio e un altro, tutte le ricette dell’assessore Nicolò e di Bucci per la sanità ligure si sono rivelate un buco nell’acqua. E ora, per trovare una soluzione, si aggrappano all’Intelligenza artificiale – visto che fino ad oggi la Giunta si è rivelata incapace di fare sintesi – o sperano nel nuovo direttore” lo scrive Davide Natale segretario PD Liguria in una nota stampa.
“Anche in questo caso, visto che la gestione della sanità è governata da Alisa, non si sa che margini di manovra avrà. Anche perché dovrà fare i conti con le nuove sovrastrutture create dalla giunta: il Consiglio superiore di sanità e i quattro saggi chiamati a sostegno dell’assessore e che, dopo la ribalta mediatica, sono spariti dai radar, ma esistono da qualche parte, anche se non sappiamo cosa stiano facendo. Sulla sanità questa giunta brancola nel buio: da un lato si chiede di rinnovare i contratti ai privati e incrementare i servizi e dall’altro, però, si ordina alle ASL di fare tagli. Poi, si rilancia la medicina territoriale, ma non esiste neanche l’accordo e viene confermato che quello siglato ad aprile 2024 era solo fuffa. Insomma si dispensano ingredienti qui e là sperando che alla fine qualche ricetta possa funzionare”, continua la nota.
“Nel frattempo siamo passati dalle dodici mosse di Castanini alle sei di Nicolò per abbattere le liste d’attesa e oggi, nell’anno zero della sanità 2025, in attesa che l’IA entri in azione, in Asl 5 per una colonscopia servono 158 giorni se urgente, e 382 se programmabile (più di un anno). Per un’ecomammella urgente 217 giorni e 252 giorni per un eco addome. E la situazione non cambia se ci spostiamo nelle altre Asl. Nella 4, ad esempio, ci vogliono 342 giorni per una colonscopia. Solo per fare alcuni esempi. Spero” conclude la nota di Davide Natale “non si arrivi a dire che la colpa delle liste di attesa sia dei cittadini che non si presentano agli appuntamenti, perché basterebbe dare due consulenze in meno e assumere una decina di impiegati e realizzare un servizio dedicato a ricordare e verificare l’appropriatezza della visita o dell’esame. La realtà è che più che l’anno zero della sanità è uno zero in pagella”.
(1 febbraio 2025)
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