Il Lerici Music Festival si prepara alla serata clou: il 2 agosto, alle 21.00, la Fortezza Firmafede di Sarzana diventa il palcoscenico de La Tragédie de Carmen, adattamento dell’opera di Bizet firmato da Peter Brook e Marius Constant. Nei 150 anni della prima assoluta di Carmen (nonché della morte del suo autore), La Tragédie de Carmen diventa il passepartout per entrare nell’essenza più cruda e potente del più grande capolavoro del teatro musicale francese. Solo quattro cantanti-attori e un ensemble strumentale essenziale bastano a restituire tutta la forza di una storia immortale, che qui si fa ancora più attuale e inquietante. Protagonista in scena, al debutto nel titolo, è il grande soprano Carmen Giannattasio, acclamata come una delle più grandi interpreti di oggi sulla scena internazionale, definita dal Telegraph “l’Anna Magnani dell’Opera”. Con lei la grande voce del tenore Leonardo Caimi (Don José), Enrico Di Geronimo (il suo rivale in amore, Escamillo) e Melinda Hughes (Micaela). A dirigere la Lerici Music Festival Orchestra è Gianluca Marcianò, che lo scorso marzo aveva diretto la Tragédie a Beirut per l’Al-Bustan Festival. La regia porta la firma di un gigante del teatro russo, Dmitry Krimov, che dopo l’invasione russa in Ucraina ha lasciato il suo paese scegliendo di vivere in esilio.
Andata in scena per la prima volta all’Opéra-Comique di Parigi nel 1875, tre mesi prima della morte di Bizet, Carmen è oggi una delle opere più amate e rappresentate al mondo. Al suo debutto, però, fu accolta quasi con scandalo: troppo greve nei toni realistici, troppo libera nei costumi la sua protagonista. Tratta da una novella di Prosper Mérimée, l’opera rompe infatti con le convenzioni dell’epoca proponendo una figura femminile forte e indomabile, immersa in un contesto popolare e violento. La musica di Bizet, vibrante, impetuosa e passionale, fonde temi spagnoleggianti con una drammaturgia modernissima, anticipando temi e forme che influenzeranno profondamente il teatro verista e l’opera del Novecento. Nel 1981, insieme al musicista Marius Constant e allo sceneggiatore Jean-Claude Carrière, Peter Brook realizzò La Tragédie de Carmen, una rilettura radicale dell’opera. Brook tagliò oltre metà della partitura originale, riducendo l’orchestra e concentrandosi su soli quattro personaggi principali: Carmen, Don José, Escamillo e Micaëla. L’obiettivo non era quello di semplificare, ma di andare all’essenza: eliminare tutto ciò che è decorativo per mettere a nudo la tensione drammatica e il nucleo tragico della vicenda. Il risultato è un’opera intensa e spietata, un’altra Carmen, ma con intatto lo spirito di Carmen.
Nella stessa serata, il 2 agosto alle 20.30 la Rotonda Vassallo di Lerici diventa il palcoscenico di “Cantar per scherzo, bittersweet Lasso” con le voci di Martha Rook, Cora Mariani, Neri Landi e Lorenzo Tosi. Il concerto racconta la caleidoscopica personalità del genio fiammingo Orlando di Lasso (1532-1594) attraverso la sua poco nota produzione in lingua italiana. Protagoniste del programma sono le sue celebri villanelle e moresche alla napoletana, di esuberante teatralità, dove temi aulici come l’amor cortese si deformano in bocca ad una realtà sociale fatta di maschere popolaresche, assumendo spesso toni grotteschi ed esilaranti. Orlando di Lasso le compose ancora giovanissimo, e restano, a distanza di oltre quattro secoli, tra le pagine che ne catturano al meglio il carattere di genio irriverente.
(1 agosto 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata