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Giovedì 27 giugno in piazza Don Gallo, a Genova. “Per giusta causa”. Ribellioni sul lavoro a ritmo del sax

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Storie di ribellioni sul lavoro, mescolate a musica e teatro. Giovedì 27 giugno alle 18.30 in piazza Don Gallo, a Genova, va in scena “Per Giusta Causa”, evento spettacolo gratuito per parlare di lavoro e sfruttamento. Un’attrice e due sassofoniste racconteranno 5 storie tratte dal libro “Per giusta causa” di Danilo Conte, avvocato di Firenze che difende i portuali contro le armi di Genova ed è solidale con i lavoratori di Gkn.

Sul “palco” improvvisato di piazza Don Gallo l’autore Danilo Conte e l’attrice Daniela Morozzi; musiche dal vivo di Meissa Duo, con Alda Dalle Lucche e Giulia Fidenti al sassofono. L’incontro è organizzato da Generazione P, a un anno di distanza dalla nascita del collettivo di ragazze e ragazze che a Genova si occupa di precariato e mobilitazioni, insieme alla Comunità di San Benedetto.

Gaia è una pianista precaria, che nasconde un segreto e lotta contro il tempo. Susanna è capo ufficio stampa di un famoso teatro. Cinzia e Valeria sono state due ricercatrici nella lotta contro il cancro: ora la prima lavora a nero in una agenzia immobiliare e l’altra ha aperto una lavanderia a gettoni. Abd El Salam è morto di sciopero sull’asfalto di un piazzale di un capannone industriale. Mentre Jose e gli altri, a Genova, cercano di fermare le armi in partenza verso il fronte di guerra.

“Per giusta causa” inaugura un nuovo genere letterario: il social legal thriller, in cui la ricerca dei “colpevoli” è più complessa. Un libro per chi vuole guardarsi intorno e scoprire i tratti di un’umanità nascosta, “scritto con una felicità di prosa e una leggerezza pensante che avrebbe incuriosito Andrea Camilleri”, ha scritto lo storico dell’arte Tomaso Montanari sul Fatto Quotidiano.

Oltre all’introduzione di Lorenzo Garzarelli di Generazione P, ci saranno interventi delle cinque categorie raccontate nelle storie del libro. Per l’Associazione ligure giornalisti ci sarà la giornalista di Repubblica Erica Manna; per Usb Slang la sindacalista Sara Capaldini; per Adi-Associazione dottorandi e dottori di ricerca in Italia il ricercatore Davide Caron; per Palazzo Bronzo il motion designer e video editor Federico Ghillino; per il Calp un portuale del porto di Genova. Modera il giornalista Massimiliano Salvo.

«Dallo statuto dei lavoratori ad oggi si sono succedute una serie di riforme che sono andate a minare il mondo del lavoro. Uno degli aspetti di cui si parla meno è come abbiano influenzato il processo del lavoro. Non a caso, nell’ultimo decennio si è registrata una diminuzione media delle cause di lavoro di oltre il 30%», interviene Lorenzo Garzarelli di Generazione P.

«La flessibilità che ispirava tali riforme avrebbe dovuto favorire la crescita e l’occupazione e invece ha finito per indebolire la contrattazione collettiva, impoverire i salari e reso i lavoratori più ricattabili e con meno garanzie». E così molti lavoratori cominciano a riconoscersi nella condizione di precarietà a cui queste forme di lavoro li relegano: questo perché non si tratta più solo di precarietà del lavoro. «Diventa una vera e propria precarietà esistenziale che si estende ad ogni aspetto della vita – aggiungono gli attivisti e le attiviste di Generazione P – dall’impossibilità di accedere ad affitti e mutui, di progettare il proprio futuro, spesso e volentieri anche semplicemente di arrivare alla fine del mese».

 

 

(24 giugno 2024)

©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

 

 

 

 

 



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