di Redazione, #Genova twitter@genovanewsgaia #Notizie
Le polemiche sul Coronavirus hanno fatto sospendere per alcuni minuti, questa mattina, il consiglio comunale a Genova. La seduta si tiene a porte chiuse come consentito dal regolamento, per via dell’ordinanza di Regione Liguria che impone la chiusura di alcuni luoghi pubblici. Alcuni consiglieri d’opposizione hanno presentato mozioni d’ordine per chiedere che la seduta fosse sospesa per una riunione dei capigruppo e per consentire di verificare le condizioni igieniche dell’aula.
Tra gli interventi quello del consigliere del M5s Stefano Giordano, vigile del fuoco: “In quest’aula c’è un’alta densità, oltre 100 persone tra consiglieri, giunta, dipendenti comunali, ufficio stampa e polizia locale – ha affermato – bisognerebbe fare un controllo sulla sanificazione, sullo stato dei filtri dell’aria condizionata e sulla temperatura di chi è presente”.
Anche da Pd, Lista Crivello e Italia Viva sono arrivate forti critiche. Mentre i toni si accendevano, tra urla e richiami all’ordine, e lo stesso sindaco Marco Bucci iniziava a lanciare segnali di insofferenza, il presidente del consiglio Alessio Piana ha rimesso all’aula la decisione se sospendere o meno la seduta e il consiglio ha scelto di proseguire (15 voti a favore della sospensione su 37 presenti).
Questo non ha placato le proteste dell’opposizione e la seduta è stata sospesa per alcuni minuti per riportare la situazione alla calma. Il consigliere di Forza Italia Guido Grillo, decano del consiglio comunale, si è presentato indossando una mascherina, anche se poi ha votato con la maggioranza.
Quella relativa al Coronavirus non è stata l’unica polemica legata al consiglio comunale convocato per l’approvazione del bilancio. I gruppi di centrosinistra hanno criticato la decisione della segreteria di limitare il minutaggio degli interventi per emendamenti e dichiarazioni di voto.
(24 febbraio 2020)
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