di Giovanna Di Rosa #Lopinione twitter@genovanewsgaia #politica
L’uscita di Giovanni Toti sugli anziani – colpa del social manager e poi il contesto era un altro e poi si dev’essere accorto di avere insinuato senza volerlo che Berlusconi non serviva più a niente – ha reso attuale una domanda che vogliamo porgervi: ma Giovanni Toti è utile al tessuto produttivo del Paese?
Vediamo un po’. Carriera da giornalista, crescita politica all’ombra del Silvio nazionale, conseguente candidatura perché alleato fedele, leggerissima virata verso l’estrema destra salviniana per gratitudine (la sua candidatura in Liguria piaceva più a Matteo che a Silvio), verso la fine del primo mandato fondazione di nuovo simbolo che senza i voti di Lega e destra variegata di tutta la Liguria vale forse il 2% ad essere generosi e nuova elezione a Governatore. Lui, ingrato, non mette in giunta nessuno dei peones forzaitalioti, però fa battute e considerazioni infelici su una situazione sociale complicatissima In Liguria il coronavirus è un flagello. Lui dice una cosa e tutto il contrario. Cambiamo. Appunto.
Berlusconi è come la famosa contessa, se la lega al dito, dunque toccherà vedere quali saranno gli sviluppi futuri della questione politica ligure. Ora però la questione con la quale Toti deve fare i conti è la decisione di continuare ad aprire bocca e dire (o scrivere) ciò che gli passa per la testa, oppure decidere per qualcosa d’altro. Non dobbiamo certo suggerirgli noi cosa…
Battute a parte Giovanni Toti, governatore della Liguria, non coltivatore di un orto sulle colline di Staglieno che può anche opinare sulle vite altrui impunemente, non ci risparmia nulla e rientra dalla finestra, dopo avere sbattuto la porta con quel post mal scritto da un social manager maldestro e tenta di giustificarsi, incolpando qualcun’altro, con un altro comunicato.
Alcuni passi? Eccoli (potete leggere il comunicato completo qui): “… visto che il 95% dei decessi e degli ospedalizzati con sintomi gravi per Covid è nella fascia di età sopra i 75 anni perché non proteggere questi cittadini più fragili e permettere al resto del mondo di continuare con le loro attività?”; dimentica il presidente Toti che gran parte dell’imprenditoria italiana è nelle mani di 75enni da proteggere per permettere al resto del mondo di continuare con le loro attività.
Non è pago, il buon Toti, e continua come se istillasse oro: (…) il tema è anche che tante persone dovranno chiudere la loro attività e qualche ragazzo non andrà più a scuola e molti che hanno perso il lavoro avranno ulteriori danni; mentre non ci si concentra sulla protezione verso coloro che affollano i nostri ospedali. Anche in questo caso qualcosa sfugge al presidente della Liguria: le attività sono già chiuse, a non andare a scuola non è “qualche ragazzo” ma un’intera generazione di studenti in casa da marzo ed è impossibile concentrarsi “sulla protezione” perché la politica di estrema destra che l’ha riconfermato sulla poltrona di governatore da mesi e mesi rema contro il governo e soffia sul fuoco del Covid19 non esiste a giorni alterni, a seconda della convenienza.
Poi il capolavoro: (…) nessuno sottovaluta i nonni che suppliscono al welfare mancante in questo paese, sarebbe giusto proteggerli invece di pasticciare con soluzioni che riguardano tutti indistintamente. Il pasticcio è stato fatto quando il welfare è stato distrutto dalla destra della quale Toti ha sempre fatto parte e che ha sempre guardato alla Sanità privata. E’ tardi per convertirsi al welfare di Stato e, in più, i convertiti sulla via del Covid-19 danno più fastidi che aiuti.
Così la domanda iniziale torna: Giovanni Toti è utile al tessuto produttivo del paese? E a quello politico? Voti a parte, naturalmente…
(3 novembre 2020)
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