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Le opere di Gaetano Pesce colorano tre piazze di Genova

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di Redazione, #Genova

Si chiamano Up di stracci gigante, Sedia portaritratti e Maestà tradita, le tre gigantesche opere di Gaetano Pesce installate in altrettante piazze del centro cittadino e che costituiscono la parte open della mostra dell’artista In ricordo di un amico, che inaugura a Villa Croce.

Le tre installazioni, delle quali segue didascalia, sono state presentate ieri mattina (23 settembre, ndr) dall’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso e dal Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. L’inaugurazione è prevista per le 11 del 23 settembre.

UP DI STRACCI GIGANTE (2016) è esposta in piazza De Ferrari ed è una versione fuori scala della celebre UP5&6. Un’altra versione, di dimensioni più ridotte, è esposta al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce nella mostra di Gaetano Pesce. In ricordo di un amico.

La UP5 e il pouf Up6, nati nel 1969 dalla collaborazione con l’azienda C&B (ora B&B Italia) sono gli oggetti più iconici creati da Gaetano Pesce, vero manifesto del design radicale e del made in Italy degli anni ’60-‘70.

Le due sedute fanno parte della serie cult UP, costituita da sette diversi modelli di poltrone in schiuma poliuretanica, materiale leggero e modificabile. 

SEDIA PORTARITRATTI (2017) è esposta in piazza Matteotti. Secondo Gaetano Pesce, il design deve essere uno strumento di denuncia che interviene sulla società. Sedia Portaritratti è una delle opere che trattano il tema dell’uguaglianza e della valorizzazione delle differenze. L’installazione è un omaggio alla diversità, uno dei punti cardini della ricerca di Pesce, per cui la unicità, “l’errore” è fonte di arricchimento. Una sfida e una rivolta contro la standardizzazione e la globalizzazione perché “Gli uguali non comunicano, invece lo fanno i diversi”.

MAESTÀ TRADITA (2016) è esposta in piazza Fontane Marose. La grande installazione, che si ispira alle grandi pale delle Madonne in trono della tradizione artistica italiana, intende essere “un monumento alla ‘liberazione’ femminile e del femminile, testo di accusa e manifesto di una nuova civiltà, condanna per un mondo maschile che continua a tradire, offendere e violentare la sacralità del corpo femminile, costringendo la donna a sopportare esperienze di mercificazione, manipolazione ed emarginazione insopportabile”.

Vediamo infatti una figura avvolta in un pesante mantello che siede su un trono. A fianco una sfera metallica è legata alla caviglia sinistra della donna. La sfera ricorda il pouf della seduta Up, che si può ammirare, in versione ricoperta di stracci, in piazza De Ferrari.

 

(23 settembre 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 



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