di Paolo M. Minciotti
“Cara Lega, come al solito cercate di fomentare odio e discriminazioni. Perché non partecipate ai laboratori del Liguria Pride, così vedete di cosa si parla e imparate qualcosa di nuovo?”; lo scrivono gli attivisti e le attiviste di Generazione P, in seguito alla polemica della Lega contro il laboratorio “Infinite famiglie” di Edusex, accusato di propagare la “teoria gender” (che non esiste, ndr).
“La fantomatica “teoria gender” non esiste. Viene usata da gruppi di conservatori che in un modo improprio si riferiscono agli studi di genere, per darne un’idea falsata», commenta Nadia Punturieri di Generazione P. “Questi studi raggruppano diversi approcci metodologici e ricerche su svariati aspetti della: dall’origine dell’identità al rapporto tra persona e contesto socio-culturale. La teoria del gender è quindi un’invenzione polemica, un’espressione coniata sul finire degli anni ’90 e i primi 2000 in alcuni testi redatti sotto l’egida del Pontificio consiglio per la famiglia con l’intento di etichettare, deformare e delegittimare quanto prodotto in questo campo di studi. Generazione P ribadisce di lottare per le pari opportunità e per l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse a genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico. Fa sorridere che queste dichiarazioni escano a ridosso delle elezioni europee pensando di riuscire ad avere consensi”, così concludono gli attiviste e le attiviste di Generazione P.
“Massima solidarietà ad Edusex, alla sua presidente Chiara Nardini e a tutt* coloro che ogni anno organizzano un evento per grandi e piccini per promuovere l’inclusione e le parti opportunità. Quelle vere”.
(31 maggio 2024)
©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata