di Redazione Genova
“Bucci e la maggioranza rifiutano la discussione in aula del buco di bilancio in sanità decidendo ancora una volta di non fare chiarezza sui numeri. I cittadini meritano trasparenza, non dichiarazioni contraddittorie e scuse campate in aria. A inizio consiglio abbiamo chiesto la convocazione immediata di un ufficio di presidenza integrato per avere riposte sui 62milioni di euro di buco di bilancio sanitario certificati da una delibera approvata giovedì scorso. Ma Bucci contraddice se stesso, e dopo essersi detto disponibile a discuterne in aula anche subito, vota contro la convocazione immediata dell’Ufficio presidenza integrato, non permettendo così il confronto e impedendo al consiglio di poter discutere in modo democratico e fare finalmente chiarezza su un bilancio sanitario sempre più contraddittorio. Siamo sempre più sconcertati da questa gestione del centrodestra e delle mancate risposte ai cittadini”, così il capogruppo PD in Regione Liguria Armando Sanna dopo l’apertura del consiglio regionale dove ha chiesto chiarezza sul buco di bilancio in sanità.
Poco prima di questo comunicato avevamo ricevuto in redazione la nota dell’assessore alla Sanità Nicolò che riportiamo di seguito.
“La manovra approvata in Giunta giovedì scorso altro non è che un passaggio tecnico per allocare prudenzialmente le risorse (derivanti dal 2024) a ripiano del presunto disavanzo presunto della sanità nelle more del conteggio definitivo che non sarà disponibile prima di fine mese. Prima di fare commenti avventati invitiamo quindi il consigliere di opposizione ad attendere il disegno di legge della prima variazione che sarà approvato in Giunta giovedì prossimo 20 marzo. In quella seduta infatti saranno tecnicamente ripristinati i 35 milioni destinati alla sanità per il 2025”.
Così la replica di Massimo Nicolò.
“Il disavanzo è molto lontano dai 254 milioni sbandierati dal centrosinistra e molto inferiore a quello del 2024. Occorre infatti sapere che il MEF ha cambiato i criteri di conteggio degli accantonamenti richiesti alle ASL sul rinnovo contrattuale per il 2024, comunicando questa decisione, da cui derivano maggiori costi alla Liguria per 30 milioni rispetto ai criteri precedenti, solo nel febbraio scorso. Questa Giunta non solo sarà in grado di coprire il disavanzo senza intervenire sulla fiscalità ma riesce a farlo senza utilizzare risorse 2025 e garantendo la riduzione da 4 a 3 delle aliquote dell’addizionale IRPEF con beneficio per i redditi più bassi”.
(18 marzo 2025)
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