Il 18 marzo scorso il Presidente Mattarella, ricevendo la Polizia Penitenziaria al Quirinale, ha affermato che il numero dei suicidi nelle carceri dimostra quanto sia urgente intervenire, per migliorare le condizioni di vita negli istituti penitenziari. È importante ed indispensabile affrontare il problema immediatamente e con urgenza. “Tutto questo va fatto per rispetto dei valori della nostra Costituzione – ha detto il Presidente – per rispetto di chi negli istituti carcerari è detenuto e per chi vi lavora”.
Così il Sindaco de La Spezia Peracchini: “È necessario che le Istituzioni intervengano per garantire dignità e tutela dei diritti umani in contesti detentivi, promuovendo il recupero e il reinserimento sociale dei carcerati affinché, una volta rientrati nella società, si riduca il rischio che commettano nuovamente reati, ma allo stesso tempo è fondamentale che si impegnino per il miglioramento delle difficili condizioni di chi lavora negli Istituti Penitenziari. La società a cui dobbiamo tendere deve basarsi su principi di inclusione sociale verso i più fragili, solidarietà e rispetto per ogni individuo.”
L’assessore comunale Gagliardi: “L’iniziativa promossa dal Garante Nazionale ed organizzata nei vari Comuni dai Garanti Regionali e Comunali, tesa a sensibilizzare le istituzioni ed i cittadini sulle condizioni di vita in carcere, è una campagna di comunicazione e di iniziative concrete molto importanti, sia per chi vive la realtà carceraria come detenuto che per chi la vive come lavoratore. Il Comune della Spezia ha voluto, attraverso l’istituzione del Garante comunale, partecipare e sostenere attivamente queste iniziative così da poter dare un segnale da parte della comunità cittadina di inclusione ed apertura a chi, pur avendo commesso degli errori, deve poter continuare a vivere in condizioni dignitose e ad avere la speranza di potersi riabilitare. Perché purtroppo senza questa speranza è difficile riuscire a sopravvivere alla privazione della libertà personale.”
Oggi siamo qui per ricordare la necessità di questi interventi, per far sì che non si muoia più in carcere e di carcere. Lo facciamo come garanti, rappresentanti delle istituzioni, magistratura, avvocati e ricordiamo i nomi di chi si è tolto la vita in carcere nei primi mesi dell’anno, senza dimenticare chi in carcere è morto per altri motivi, comunque un richiamo a migliorare la vita e l’assistenza negli istituti penitenziari, così come le difficili condizioni lavoro degli operatori penitenziari, poliziotti per primi:
- Matteo, 23 anni, morto il 6 gennaio ad Ancona Montacuto
- Stefano, 26 anni, morto l’8 gennaio nella casa di reclusione di Padova
- Alam, 40 anni, morto il 10 gennaio a Cuneo
- Fabrizio, 59 anni, morto il 12 gennaio ad Agrigento
- Mohmoud, 38 anni, morto il 15 gennaio a Napoli Poggioreale
- Andrea, 33 anni, morto il 15 gennaio a Napoli Poggioreale
- Luciano, 34 anni, morto il 22 gennaio a, Napoli Poggioreale
- Antonio, 57 anni, morto il 23 gennaio a Verona
- Jeton, 34 anni, morto il 24 gennaio a Teramo
- Ivano, 35 anni, morto il 25 gennaio a Foggia
- Ahmed Adel, 34 anni, morto il 25 gennaio a Rossano Calabro
- Michele, 66 anni, morto il 28 gennaio ad Imperia
- Sasha, 38 anni, morto il 3 febbraio a Verona
- Carmine, 58 anni, morto il 3 febbraio a Carinola (Ce)
- Sylla, 22 anni, morto il 4 febbraio al CPR di Roma Ponte Galeria
- Amiso, 28 anni, morto l’8 febbraio a Genova Marassi
- Parwinder, 36 anni, morto il 10 febbraio a Latina
- (nome sconosciuto), 46 anni, morto l’11 febbraio a Terni
- Rocco, 64 anni, morto il 13 febbraio a Pisa
- Matteo, 49 anni, morto il 14 febbraio a Lecce
- (nome sconosciuto), 45 anni, morto il 26 febbraio a Prato
- Jordan, 27 anni, morto il 12 marzo a Pavia
- Patrick, 20 anni, morto il 13 marzo a Teramo
- Andrea, 31 anni, morto il 13 marzo a Napoli Secondigliano
- Amin, 28 anni, morto il 14 marzo a Parma
- Alica, 55 anni, morta il 21 marzo a Bologna
- Alvaro Fabrizio, 31 anni, morto il 24 marzo a Parma
- Uomo dal nome sconosciuto, 52 anni, morto il 27 marzo a Sassari
- Massimiliano, 32 anni, morto il 1° aprile a Cagliari
- Karim, 37 anni, morto il 7 aprile, a Vibo Valentia
- Ahmed Fathy, 42 anni, morto il 10 aprile a Pavia
- Nazim, 32 anni, morto il 17 aprile a Como
- Yu, 36 anni, morto il 22 aprile a Roma Regina Coeli
- Giuseppe, 33 anni, morto il 4 maggio a Siracusa
- Santo, 25 anni, morto il 16 maggio a Parma
- Maria Assunta, morta il 23 maggio a Torino
Oltre a loro ricordiamo le altre persone morte in carcere:
Alessandro, 33 anni, morto il 5 gennaio per cause da accertare a Napoli Poggioreale
nome sconosciuto, 58 anni, morto il 6 gennaio per cause da accertare a Perugia
Carmelo, 53 anni, morto il 7 gennaio per malattia ad Augusta
Stefano, 65 anni, morto l’8 gennaio 24 per malattia a Rieti
Andrea, 47 anni, morto il 9 gennaio per cause da accertare ad Ivrea
nome sconosciuto, 53 anni, morto il 9 gennaio per malattia a Catania
Sami, 47 anni, morto l’11 gennaio per malattia ad Ancona Montacuto
Nicola, 46 anni, morto il 12 gennaio per malattia a Santa Maria C.V.
Modestino, 57 anni, morto il 14 gennaio per malattia a
Giulio, 72 anni, morto il 16 gennaio per malattia a Milano Opera
nome sconosciuto, 42 anni, morto il 23 gennaio per cause da accertare a Lodi
nome sconosciuto, 36 anni, morto il 25 gennaio per cause da accertare ad Ancona Montacuto
Francesco, 59 anni, morto il 26 gennaio per malattia a Santa Maria C.V.
Gafur, 51 anni, morto il 15 febbraio per cause da accertare a Firenze Sollicciano
A.A.M., 27 anni morto il 19 febbraio per cause da accertare a Pescara
Fiorenzo, 65 anni, morto il 20 febbraio per malattia a Roma Rebibbia
nome sconosciuto, 77 anni, morto il 21 febbraio per malattia a Roma Rebibbia
Danila, 60 anni, morta il 22 febbraio per malattia a Genova Pontedecimo
Mijodras, 25 anni, morto il 29 febbraio per cause da accertare nella Casa di Reclusione di Padova
Ahmeti, 48 anni, morto il 29 febbraio per malattia a Cremona
Ferruccio, 73 anni, morto l’11 marzo per malattia a Lecce
nome sconosciuto, 29 anni, morto il 21 marzo a
Ettore, 69 anni, morto il 25 marzo per malattia a Parma
Mohamed, 29 anni, morto il 2 aprile per un sospetto suicidio da accertare a Forlì
nome sconosciuto, 36 anni, morto il 3 aprile a Pesaro per cause da accertare
Antonio, 68 anni, ucciso da un compagno il 19 aprile a Milano Opera
Silvio, 65 anni, morto per malattia il 20 aprile a Sulmona
Nome sconosciuto, 41 anni, morto il 20 aprile per cause da accertare a Teramo
Teodorico, 39 anni, morto il 17 maggio a Poggioreale per cause da accertare
Ricordiamo anche i poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita in questi mesi, e con loro i tanti agenti e le tante agenti che con prontezza e professionalità sono intervenuti per salvare chi in carcere – e sono tanti – ha tentato il suicidio
Ricordiamo il poliziotto penitenziario di 48 anni, in servizio nel carcere di Bollate, che si è tolto la vita il 22 gennaio, il poliziotto penitenziario di 57 anni, in servizio presso il carcere di Cosenza, morto il 27 febbraio. il poliziotto penitenziario di 55 anni, in servizio presso il carcere di Ariano Irpino, che si è ucciso il 4 marzo, il poliziotto penitenziario di 58 anni, di stanza a Torino, scomparso da mesi, e ritrovato suicida alla periferia di Milano lo scorso 6 aprile.
Così la nota stampa di Penale e Associazione Italiana Giovani Avvocati insieme per chiedere interventi urgenti a presentazione di un incontro tenutosi il 30 maggio.
(30 maggio 2024)
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