“Trovo paradossale, per non dire grottesco, che qualche elemento dell’attuale maggioranza, che pure rivestiva già allora un ruolo di primo piano nell’ambito dei Municipi e quindi era pienamente consapevole delle questioni concrete, arrivi a difendere una riforma che di fatto rappresenta la tomba del Decentramento. Trovo quindi appropriate le parole di Silvia Salis: “la Riforma dei Municipi di Bucci è da cancellare”. Chi parla di cose che non conosce, o finge di non conoscere, sono altri”, così Stefano Costa consigliere comunale del Gruppo Progetto al Centro in replica ai Municipi di centrodestra.
“Ero delegato, so bene di cosa parlo; mi sono dimesso dalle mie funzioni cercando di arginare in tutti i modi uno scempio amministrativo che ha comportato un peggioramento drastico dei servizi di prossimità: la cura del territorio e la qualità delle manutenzioni sono drasticamente peggiorate, da quando ai Municipi è stata sottratta ogni risorsa strutturale e ogni strumento di intervento: dai 281.000 euro all’anno in conto capitale, aumentato nell’ultima fase delle Amministrazioni di centrosinistra di ulteriori 400.000 euro, allo zero assoluto della Riforma Bucci – Piciocchi.
Mi è stato materialmente impedito di potenziare i Municipi e le prestazioni da essi erogate, come avviene in tutte le Città Metropolitane di questo Paese, nonché nelle principali Capitali Europee, scaricando le inefficienze derivanti da un’operazione di drastico accentramento esclusivamente sui cittadini. Questa non è propaganda, è vita vissuta!
Un’involuzione amministrativa che ha condannato i Municipi a mere articolazioni territoriali degli uffici centrali, privati di ogni autonomia organizzativa e decisionale. Questa visione contrasta con i principi di autonomia e sussidiarietà nonché con l’esigenza di favorire un processo di organizzazione amministrativa più vicina al cittadino e per questo trasparente.
I disservizi che derivano dalla “controriforma” sono sotto gli occhi di tutti: strade e marciapiedi dissestati, verde pubblico in balia dell’incuria, sporcizia e scarsa manutenzione ordinaria in tutti i quartieri della città, incremento dei tempi di intervento e dei costi delle prestazioni.
Bisognerà riprogettare l’intera architettura del Decentramento, ampliandone gli ambiti di intervento, proprio come previsto dalla mia proposta di Riforma, che si ispirava a casi concreti già in essere in diverse città italiane; tutto questo senza dimenticare l’aspetto della partecipazione civica, oggi in forte crisi e di cui i Municipi, raccordo tra cittadini e comune centrale, sono i primi facilitatori.
Un ultimo appello: diffidare delle iniezioni di denaro pubblico a pioggia, peraltro modeste, concesse ai Municipi in questo ultimo periodo per evidenti ragioni elettorali: è come buttare benzina nel motore di una macchina che non funziona”, conclude Costa.
(23 febbraio 2025)
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