di Maria De Santis, #Politica
L’unica fortuna di certe gestioni è che prima o poi ti fanno accorgere di chi hai votato. Il presidente Toti, fiero del suo 1,3 nelle intenzioni di voto, un balzo straordinario dello 0,4, ancor più fiero delle sue dichiarazioni via social che cambiano ogni due ore, dopo avere gridato alle aperture per giorni e all’indecenza delle chiusure obbligate, ha ieri deciso di chiudere le seconde case dei Liguri, perché una recrudescenza di contagi conta più di un piatto di spaghetti messo su Twitter.
Pinguedini a parte, la miglior dote del Giovanni Toti governatore non sembra proprio essere la coerenza anche se il commento “Mi spiace rendere questo provvedimento” riportato da Genova24, restituisce il Toti all’umanità dei normali. E’ però perlomeno curioso che dopo avere postato questo
Sappiamo che la situazione #Covid19 ancora oggi non è facile, ma questo non deve impedire di guardare al futuro: invece di dire “chiudiamo tutto e poi vediamo“ potremmo stabilire una serie di date, una road map, verso la ripartenza, dati permettendo.
— Giovanni Toti (@GiovanniToti) March 28, 2021
Toti si trovi costretto a tornare sui suoi passi, e sulle sue dichiarazioni, costretto dal contagio a nuove misure di restrizione. Un consiglio, che è sempre sgradevole, è quello di piantarla di aprire bocca ogni cinque minuti e parlare quando c’è veramente qualcosa da dire [cit.], utile soprattutto ai fondatori di partiti dell1% o giù di lì la cui unica occupazione sembra essere la propaganda – anche se poi non è proprio così. Tocca anche passare i giorni a cercar voti. E poi tocca governare al meglio delle proprie possibilità.
Dove trovino il tempo per dichiarare tutto e il suo contrario davvero non si spiega.
(30 marzo 2021)
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