Andrea Orlando si è fatto sentire, o almeno c’ha provato, di fronte al migliaio di persone che hanno aderito all’iniziativa per l’apertura della sua campagna elettorale per la carica di presidente della Regione Liguria. A Genova, dopo i patteggiamenti di Toti e Spinelli, il clima si è fatto bello caldo e si scontrano due visioni: quella “democratica” e quella di “un’oligarchia” rappresentata “dal sistema criminogeno di Toti cui il candidato di Lega e Fratelli d’Italia Marco Bucci fa parte”.
Lo scrive Il Fatto Quotidiano riferendosi alle dichiarazioni del candidato presidente Andrea Orlando, che non le ha mandate a dire: “Non ho detto che Bucci è un delinquente – ha fra l’altr chiarito “ma ribadisco che stava con loro, e quando hanno commesso dei reati si è girato dall’altra parte”. Lo ha detto in piazza, un migliaio i presenti, più esponenti dei partiti che lo sostengono: dal Pd al M5S, all’Alleanza Verdi Sinistra , da Linea Condivisa ad Azione a Demos. La risposta è a Marco Bucci che da giorni batte sul tasto della “coalizione del no”, riferendosi a Orlando e alle liste che lo sostengono. Ma di fronte non ha proprio un ragazzino inesperto e la provocazione torna immediatamente al mittente: “Gli unici ’No’ che dico in modo perentorio sono alla mafia e alla privatizzazione della sanità” con un’aggiunta non di poco conto: “Vogliamo realizzare tutte le opere già finanziate, visto che siamo stati noi a stanziare i fondi quando eravamo al Governo”.
E la guerra è appena iniziata. Ci si aspetta l’entrata a gamba testa di Toti che da qualche parte tenterà di colpire.
(22 settembre 2024)
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