“Cosa vuol fare il governo rispetto all’episodio di molestie accaduto all’Università di Genova? Come intende intervenire rispetto a episodi di molestie in altri atenei? E pensa di sostenere il progetto, presentato dal Comitato Pari opportunità dell’Università, per l’attivazione di uno sportello antiviolenza nell’Ateneo?”, lo domanda la deputata e vicepresidente del Gruppo PD alla Camera che ha presentato con le colleghe Ferrari, Forattini e Manzi un’interrogazione alla Ministra delle Pari opportunità e alla Ministra dell’Università.
“Nel nostro Paese è lunga la serie di violenze e prevaricazione ai danni delle donne, servono azioni per monitorare e contrastare il fenomeno anche negli ambienti universitari. A seguito dell’episodio di molestie, nell’Ateneo ci sono state mobilitazioni e confronti tra gli studenti che hanno evidenziato come il problema, come in altri contesti formativi e lavorativi, si inserisce in un contesto di prevaricazione e di giochi di potere. L’attivazione dello sportello, in forte collaborazione con i centri antiviolenza, sarebbe un segnale per non lasciare da sole le ragazze a gestire situazioni difficili in uno squilibrio di poteri e un progetto di aiuto concreto alle donne che subiscono molestie. Un punto di riferimento per fornire loro gli strumenti necessari per proteggersi, contrastare e denunciare con più forza questi fenomeni.
Inoltre, poiché non si tratta di una questione episodica ma strutturale in diversi atenei, ho chiesto al Governo di sostenere e avviare percorsi di educazione affettiva per gli studenti e di formazione operatori nelle Università italiane, recuperando un grave ritardo”, conclude Ghio.
(12 novembre 2024)
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