“Ad oggi i minori stranieri non accompagnati presi in carico dal Comune di Genova sono 507, con dimensioni già superiori al 2024 a causa di un numero inferiore di uscite e ad una conseguente permanenza, più a lungo, di ragazze e ragazzi all’interno del sistema di accoglienza. Ciò significa che dalle strutture esce un numero inferiore di minori non accompagnati che, rispetto al recente passato, sono più e meglio seguiti: lo dimostra la relazione dei valutatori del SAI centrale venuti a svolgere, ad ottobre, un’attività di monitoraggio, con l’ascolto di ragazzi ed operatori, rilevando “una condizione di alta qualità dell’intervento, una completezza dei percorsi educativi dei ragazzi e una alta efficacia del lavoro sia degli enti del terzo settore che dei servizi del Comune”. Questo grazie al grande sforzo da parte della rete comunale e degli enti del terzo settore, per far fronte alla sempre maggiore complessità della situazione legata alle problematiche di alcuni minori, nel riuscire a garantire una condizione di alta qualità degli interventi e la completezza dei percorsi educativi che coinvolgono ragazze e ragazzi”.
Lo ha dichiarato questa mattina l’assessora al Welfare del Comune di Genova Cristina Lodi rispondendo all’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliera comunale di Riformiamo Genova Maria Luisa Centofanti.
“In questo momento – ha spiegato l’assessora Lodi – gli aspetti che l’amministrazione sta affrontando sono principalmente collegati a due variabili. Da un lato l’incremento della presenza di minori stranieri non accompagnati, rispetto al quale stiamo attivando i nuovi posti SAI per le strutture autorizzate con l’obiettivo di passare da 183 a 283 posti, proseguendo al contempo l’esperienza dei setting emergenziali per poter continuare ad accogliere al meglio tutti i ragazzi fino a che non ci verrà fornita possibilità di ulteriore disponibilità di posti SAI. In questo senso, abbiamo presentato un progetto al Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali per l’Attivazione HUB di pronta accoglienza in emergenza e un servizio di pronta accoglienza temporanea (hub da 20 posti) per minori in emersione sul territorio cittadino: siamo in attesa della valutazione da parte del ministero. Dall’altro – ha sottolineato Lodi – la complessità di alcuni ragazzi con problematiche collegate alle dipendenze e storie di reati agiti che non possono e non devono essere presi in carico dai soli servizi socioeducativi”.
“Per questo – ha annunciato l’assessora Lodi – chiederemo urgentemente un tavolo interistituzionale alla Prefettura sul tema con l’intento di rafforzare il coordinamento con Forze dell’Ordine e Procure per monitorare gli arrivi dei minori, individuare eventuali fenomeni di traffiking e identificare gli adulti che accompagnano i ragazzi, ma anche un incontro con Regione Liguria con la richiesta urgente di una struttura sociosanitaria per questi ragazzi, sperimentando una struttura ad altissima intensità, con pochi posti e personale specializzato e nel contempo definite una presa in carico sociosanitaria integrata per dipendenze e vulnerabilità psicosociale”, ha concluso l’assessora.
(16 dicembre 2025)
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