Ci siamo spesso interrogati, anche sulle nostre pagine, sulla scelta che appare politica e cosciente, di oscurare la questione HIV da quando il rischio di contagio non è più circoscritto solo a una minoranza da accusare (anche se lo stigma continua); da quando cioè, per cause di forza maggiore, l’informazione è dovuta passare da un troppo disinvolto “i gay” alla locuzione uomini che fanno sesso con uomini, gruppo eterogeneo che potrebbe racchiudere anche il marito di vostra sorella – vedi alla voce famiglia tradizionale.
Evitando di informare con puntualità, e soprattutto di trasmettere informazioni fondamentali come quella che le persone con carica virale azzerata non trasmettono il virus, informazione ormai riservata solo a coloro che hanno un fidanzato, una fidanzata, un marito, una moglie, un compagno o una compagna risultati positivi all’HIV.
Così succede che arrivi un giorno, come quello di oggi 1° dicembre 2024, in cui i comunicati stampa sulla questione HIV arrivino dopo le 11 del mattino facendo sorgere il sospetto che le questioni che riguardano direttamente la vita dei cittadini siano di secondaria importanza rispetto a propaganda e lecchinaggi al potente di turno di uffici stampa a stipendio fisso che più che informare, vendono un’immagine in cambio di un lavoro quotidiano. E vai a dargli torto.
Ecco dunque a cosa si è ridotta l’informazione sull’HIV: in qualcosa di profondamente disturbante che non contesta nemmeno più che le terapie, le prep, tutto ciò che conosciamo, non hanno eradicato la malattia, non l’hanno sconfitta, la tengono solo sotto controllo e silente. Ma non è una buona scusa per silenziare novità sulle terapie, evoluzioni o altre informazioni importanti e ammalati in nome della solita solfa del vivere tranquilli – per le famiglie tradizionali con l’incomodo HIV contratto per colpa di qualcuno rivolgersi a destra.
Tanto non c’è da preoccuparsi: tra poche ore sarà il 2 dicembre e si può ricominciare a parlare di regali. Indispensabili. O no?
(1 dicembre 2024)
©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata